Nell'ombelico 1400 ceppi diversi di batteri
Benessere - Articoli
Scritto da Martina Paolucci     Lunedì 11 Luglio 2011 17:45 Stampa
1400 batteri nell'ombelicoSi è parlato molto di batteri negli ultimi mesi, ma stavolta la notizia è più curiosa e, per fortuna, un po' meno allarmante. Artefici della ricerca sono degli scienziati della North Carolina State University, dichiaratisi addirittura sconcertati dai risultati delle loro sperimentazioni. A quanto pare, noi stessi siamo portatori (oserei dire sani) di una moltitudine di batteri tra i quali tantissimi risultano sconosciuti agli stessi scienziati.

I nostri ospiti di cui nemmeno conoscevamo l'esistenza, hanno riposto le loro valigie proprio nel nostro ombelico, adibendo l'ambiente ad un vero e proprio residence: i conviventi sono tanti, addirittura classificabili in 1400 ceppi diversi. Quanto alla preoccupazione destata dalla scoprta, gli studiosi rimangono cauti: l'allarme non è incombente dato che, essendo sconosciuti, molti di questi batteri potrebbero anche essere semplicemente molto utili al nostro organismo. Insomma, prima di pronunciarsi in merito vanno studiati ed è necessario capire qual è la loro funzione... nel nostro ombelico.

1400 batteri nell'ombelico
Lo studio rientra nel più ampio Raileigh's Belly Button Biodiversity project, ed è stato sviluppato analizzando 95 campioni provenienti da altrettanti pance. Ciò che risulta più strano è che molti di questi batteri sono totalmente sconosciuti tanto da non poter essere classificati. Nessuno esclude che tra di essi vi si possano trovare specie pericolose tanto quanto l'Escherichia Coli, ma altrettanto valida è la possibilità che ve ne siano di preziosi per la nostra salute e per eventuali cure.

La reazione dello scrittore Carl Zimmer, uno dei 95 individui offertisi volontari per eseguire il tampone ombelicale, è stata di grande stupore: il suo residence, infatti, ospitava ben 53 ceppi diversi di bateri. Ha commentato Zimmer che nel suo ombelico sono stati trovati, ad esempio, i Marimonas, un ceppo prima di allora trovato solo nell'oceano. "Sono sconcertato di aver poi scoperto di avere nel corpo una particolare specie chiamata Georgenia. Prima che addosso a me, gli scienziati avevano scoperto soltanto che vive nel suolo, in Giappone", ha aggiunto lo scrittore.

La ricerca sarà, probabilmente, solo l'inizio di un lungo periodo di sperimentazioni, data la rilevanza della scoperta. E chi può dire se un giorno potremo estrarre dal nostro ombelico l'elisir di lunga vita o al cura contro il cancro?
 

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