Contro i kg di troppo, scegliete bene lo shampoo
Benessere - Articoli
Scritto da Martina Paolucci     Lunedì 25 Luglio 2011 10:35 Stampa
Attenzione allo shampoo: fa ingrassarePotreste prendere facilmente per pazzo qualcuno che, trafelato, arrivasse per avvisarvi che lo shampoo, usato troppo di frequente, fa ingrassare. Non rovina i capelli e non fa male alla cute, ma fa ingrassare. A quanto dicono, però, i ricercatori del Mount Sinai Medical Center di New York, il problema degli shampoo è proprio questo: un uso ripetuto di shampoo e creme per i capelli può regalarvi, oltre ai capelli puliti, qualche kg di troppo.

Insomma, prodotti come bagnoschiuma, shampoo, creme, e tutto ciò che viene utilizzato per la cura dei capelli, contengono ftalati. Questa sostanze vanno ad interferire con l'azione di ormoni andando a modificare l'equilibrio del nostro organismo, che non riesce più a controllare il peso corporeo.

Attenzione allo shampoo: fa ingrassare
In pratica, i ricercatori americani additano questi prodotti per la cura della cute e del corpo come possibili responsabili dell'alto tasso di obesità nel mondo, soprattutto negli Stati Uniti. Ben il 70% dei prodotti di bellezza contengono ftalati. QUeste sotanze servono in cosmetici, profumi, lozioni, giocattoli, lattine, tendaggi di plastica ecc., per migliorarne la qualità e la durata. Essere consapevoli delle potenzialità negative di questi prodotti può essere d'aiuto nella prevenzione di malattie legate al peso corporeo: come spiega Maida Galvez, coautrice dello studio, "anche se queste sostanze giocano un piccolo ruolo in obesità, è un'esposizione prevenibile". L'invito, dunque, è quello di scegliere prioritariamente prodotti che, dichiaratamente, non contengono ftalati.

I ricercatori, per trarre queste conclusioni, hanno analizzato campioni di urine di 330 ragazze residenti nella Grande Mela, riscontrando una maggiore dose di ftalati in quelle delle ragazze in evidente sovrappeso. Secondo il professor Philip Landrigan, pediatra, la corrispondenza non è casuale, anzi dovuta proprio all'eccessivo utilizzo di prodotti contenenti ftalati e BPA, anche noto come Bisfenolo-A, sostanza da tempo vietata, anche per la produzione di biberon per neonati.
 

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