Ansia? Un problema di comunicazione tra aree del cervello
Benessere - Articoli
Scritto da Martina Paolucci     Martedì 02 Agosto 2011 09:00 Stampa
Ansia: problemi di connettività del cervelloSono molte le persone che in alcuni momenti della propria vita vivono particolari stati d'ansia, ma parlando di individui realmente affetti da ansia si può attestare che almeno un terzo della popolazione mondiale è affetto da questo disturbo o potenzialmente soggetto ad esso in futuro. Solitamente l'ansia è una normale reazione del cervello che sviluppa un sistema di difesa rispetto a minacce esterne che, in alcuni casi, può divenire patologica mostrandosi come difetto di personalità che va a influire sulle relazioni sociali.

L'ultima ricerca in materia, opera dei ricercatori dell'IRCCS Medea di San Vito al Tagliamento in collaborazione con i colleghi dell'Università di Udine e di Verona, pubblicata sulla rivista Psychological Medicine, sostiene che gli stati d'ansia possono dipendere da difficoltà di comunicazione tra alcune aree del nostro cervello.

Ansia: problemi di connettività del cervello
Lo studio italiano è stato basato sull'analisi delle risonanze magnetiche diffusive alle quali si sono sottoposti 15 soggetti sani e 12 pazienti affetti da ansia generalizzata, condizione patologica cronica e debilitante. Secondo quanto emerso dagli esami del coefficiente di diffusione dell'acqua dei quattro lobi cerebrali, il cervello degli ansiosi ha problemi di connettività all'interno della sostanza bianca nelle regioni posteriori parietali e callosali dell'emisfero destro, quelle detentrici della funzione di elaborazione degli stimoli sociali ed emotivi.

Paolo Brambilla, coordinatore dello studio, le difficoltà cerebrali possono portare a un aumento dei pensieri negativi, tendenza alla drammatizzazione e catastrofizzazione e preoccupazione diffusa, sintomi riconoscibili su individui affetti da ansia.
 

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