Colpa del cervello se non si riesce a dimagrire: le cellule mangiano se stesse
Benessere - Articoli
Scritto da Martina Paolucci     Lunedì 08 Agosto 2011 12:30 Stampa
Il cervello mangia se stesso e non fa dimagrireNon disperatevi se siete di quelli che a dieta proprio non ci riescono a stare. Sarà il territorio italiano tutto che offre migliaia di prelibatezze, sarà la voglia di dolce che vi assale quando finite di pranzare con una salutare insalatona, ma di rispettare le dosi consigliate dal dietologo (o, disgraziatamente, dalla rivista) proprio non se ne vuol sapere.

La verità è che non è tutta colpa vostra, o meglio, non è tutta colpa della vostra ragione. Sì, perchè da quanto hanno scoperto i ricercatori dell'Albert Einstein College of Medicine di New York, il nostro cervello, quando messo a regime, "impazzisce" e induce i neuroni dell'ìpotalamo, affamati, a mangiare se stessi. In questo modo, il cervello sente nuovamente e più pungente lo stimolo della fame e finisce per chiedere più cibo.

Il cervello mangia se stesso e non fa dimagrire
Il processo in questione è denominato "autofagia", e prende avvio proprio dalla fame, dalla sensazione di non essere mai abbastanza sazi. Quando le scorte di grassi diminuiscono, infatti, il cervello avverte la carenza di cibo e ripiega sull'ingerimento delle cellule. Come chiarisce Singh Rajat, responsabile della ricerca newyorkese, l'autofagia è un processo metabolico essenziale per ogni cellula che è parte anche nel sistema di regolazione dell'appetito.

L'esprimento americano è stato svolto su cave da laboratorio e, attraverso di esse, si è potuto notare come lo stimolo della fame spinga le cellule cerebrali deputate al controllo della fame a mangiare se stesse. In questo modo si provoca un nuovo rilascio di grassi che va nuovamente a stimolare l'appetito e a mettere a dura prova la nostra forza di volontà. Secondo i ricercatori, inoltre, i risultati ottenuti in laboratorio potrebbero spiegare i cambiamenti del metabolismo che si susseguono nell'individuo dove, con l'avanzare dell'età, l'autofagia si va riducendo.

Attenzione a non bloccare il processo, però: potrebbe venire meno un ottimo strumento contro sovrappeso e obesità.
 

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