Depressione estiva: è colpa degli occhi
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Scritto da Martina Paolucci     Martedì 09 Agosto 2011 12:20 Stampa
Depressione estiva: colpa degli occhi"D'estate muoio un po'...", cantava una nota cantante italiana. D'estate molte persone "muoiono" e attendono che ritorni l'autunno per riprendersi e tornare in forma smagliante. Un controsenso per tanti che amano l'estate perchè dispensatrice di ferie, perchè significa mare e relax, ma un problema per chi, invece, lo avverte comne problema. Non è un semplice fastidio, ma una patologia ufficialmente riconosciuta, conosciuta come "summer sad", dove sad sta per Seasonal Affective Disorder. La stagione estiva, con le sue caratteristiche atmosferiche (alte temperature, elevata umidità, luce), va ad influire direttamente sul nostro comportamento, determinando stati depressivi il cui numero aumenta con l'arrivo della bella stagione.

Secondo Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell'Ospedale Fatebenefratelli di Milano, la colpa di questi stati depressivi è degli occhi. La tanta luce che riempe le nostre giornate, luce che varia continuamente, interviene direttamente sul nostro cervello con un'intensità che dipende dall'efficienza delle nostre retine. In questo modo sono gli occhi che filtrano la luce e condizionano i centri cerebrali repsonsabili del nostro comportamento e del nostro umore.

Depressione estiva: colpa degli occhi
Per questo motivo, in estate aumentano i disturbi panici, compulsivi e ossessivi, e la depressione estiva può portare ad abuso di alcol, a reazioni aggressive, a euforia e bulimia.  Si dorme di meno, si mangia di meno, e tutto influisce sulla nostra situazione psichica. Secondo le statistiche la "summer sad" colpisce principalmente le donne, soprattutto sopra i 35/40 anni. Almeno il 25% delle persone sembra cambino umore secondo la stagione e che il 5% soffra si "summer sad".

Essendo gli occhi il problema, potrebbe essere utile un controllo delle retine in quanto responsabili di una maggiore difesa della nostra vista. I centri cerebrali regolati dalla percezione visiva, infatti, sono quelli che regolano la secrezione, da parte della ghiandola pineale, della melatonina. Se la luce percepita è troppa perchè mal filtrata dalle retine il cervello potrebbe risentirne e reagire con la depressione. Attenzione, quindi, agli occhi e, soprattutto, a non sottovalutare il problema, rivolgendosi a specialisti in caso di prolungata sensazione di malessere e insoddisfazione.
 

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