Il gene GnRH come contraccettivo del futuro?
Benessere - Articoli
Scritto da Eva Forte     Martedì 29 Dicembre 2009 10:45 Stampa
b_450_0_0_1___images_stories_pillola.gifGli scienziati dell’Università della California a Berkeley (Usa) coordinati dal dr. Takayoshi Ubuka, hanno studiato l'ormone GnRH dapprima identificato negli uccelli e nelle zebre, per poi essere scoperto anche negli esseri umani.

Nell'organismo umano ha la funzione di inibire la gonadotropina, l'ormone che regola i meccanismi di riproduzione. Una scoperta che potrebbe ispirare i contraccettivi del futuro, ma anche aiutare scompensi ormonali in fase puberale e a vantaggio di determinate patologie.

Utilizzando questo gene si potrebbe quindi inibire la funzione riproduttiva.

Secondo i ricercatori americani, l'identificazione di questo ormone inibitorio negli esseri umani porta a rivedere la nostra comprensione del meccanismo di controllo della riproduzione umana.

Inoltre, il GnRH potrebbe essere utile come agente anticancro, poiché nella maggior parte dei casi gli ormoni coinvolti nella riproduzione sono alla base della degenerazione cellulare e dello sviluppo di tumori.

I ricercatori intendono perciò continuare a indagare sui meccanismi e sulle possibilità del nuovo ormone scoperto, tentando di utilizzarne la conoscenza anche a vantaggio di alcune patologie e anche per poterne ricavare un nuovo contraccettivo.

Approfondimenti: I risultati della prima fase della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Plos One.

Fonte: Sito web Italiasalute


 

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