Il 20 e 21 aprile si è tenuto a Vienna il '7° International breastfeeding and Lactation Symposium' di Medela, durante il quale è stata divulgata un' importante scoperta: il latte materno contiene cellule staminali multipotenti in grado di adattarsi a diversi tipi di cellule. Molto interessata la medicina rigenerativa che finora ha utilizzato cellule embrionali con conseguenti implicazioni morali, dato che l'uso di queste nuove staminali abbatterebbe i freni etici.

La comunità scientifica accoglie con grande fervore la scoperta, ma attende ancora che sia supportata e confermata da sperimentazioni pratiche.

Nella pratica queste cellule, in provetta,  possono trasformarsi in cellule adipose, pancreatiche, di tessuto osseo o cartilagineo, epatiche, neuroni secondo quanto ha spiegato la dottoressa Foteni Hassiotou che ha coordinato il team di ricercatori della University of Western Australia a Crowley,  impegnato dal 2007 nello studio del latte materno per isolare le cellule staminali, che potranno aprire le porte a utilizzazioni infinite, prima fra tutte lo sviluppo del bambino, con notizie già anticipe nel novembre 2011. Un altro problema che non si pone è la reperibilità: il latte materno è abbondante e in più contiene una grande quantità di staminali, il 2% di tutte le cellule nel latte.

Medela collabora con lo Human Lactation Research Group dalla metà degli anni '90 raggiungendo nuove conoscenze come il reale meccanismo della suzione al seno del neonato, la squadra è diretta da Peter Hartmann. Il Manager Director della Medela Italia, Daniele Natali, afferma che "l'esistenza di cellule staminali nel latte materno è senz'altro una scoperta affascinante che apre nuove propsettive in ambito clinico".

Ricordiamo inoltre che il latte materno è già fonte di proprietà importantissime: nutritive in quanto sono presenti proteine, lipidi, grassi, sali minerali e zuccheri; anti-infettive perchè contiene globuli bianchi e antivirali che aiutano a proteggere il neonato dagli agenti patogeni dell'ambiente esterno; inoltre proprietà antiallergiche per la presenza di immunoglobuline che proteggono il bambino da allergie alimentari in età adulta.