Cesareo: 1 donna su 10 rischia un'infezione
Benessere - Articoli
Scritto da Angela Messina     Giovedì 02 Agosto 2012 12:16 Stampa
gravidanzaIl 10% delle donne che partoriscono con parto cesareo sviluppano un'infezione; è un dato che preoccupa, perchè molto superiore a quello di altre procedure ginecologiche. A lanciare l'allarme è la ricerca dell'Healthcare Associated Infections della Health Protection Agency britannica, pubblicato sul British Journal of Obstetrics & Gynaecology.

Ogni anno sono 15.000 le donne inglesi che soffrono questo tipo d'infezione. E circa una donna su dieci (9,6%) sottoposte a cesareo svilupperà questo tipo di problematica. Un dato più alto rispetto al 6,6% di chi ha subito un'isterectomia.

cesareo e infezioni
Anche in Gran Bretagna, come del resto in Italia, il numero di cesarei è in forte aumento negli ultimi anni, arrivando al 25%. Lo studio ha analizzato 4.107 donne che hanno fatto il cesareo in 14 ospedali britannici nel 2009. Tra queste 394 (il 9,6%) ha sviluppato un'infezione del sito chirurgico, che nella maggior parte dei casi è stata giudicata superficiale. Nel 5% dei casi le infezioni erano invece profonde nell'incisione, mentre il 7% dei casi riportati riguardava infezioni degli organi interni, soprattutto danni dell'endometrio. Per le donne considerate obese il rischio di infezione sale di 2,4 volte.

Appena insediatosi il Ministro della Salute, Renato Balduzzi aveva lanciato il suo monito contro l'abuso del bisturi in sala parto. Che le donne lo preferiscano si sa, ma adesso potrebbero avere un motivo valido per tornare al metodo naturale.

Le infezioni più serie possono anche richiedere una permanenza prolungata in ospedale, spiega la dottoressa Wloch e quindi prevenirle dovrebbe rappresentare una priorità. Lo si può fare ad esempio per la tocofobia, cioè la paura del parto, offrendo supporto psicologico alle donne ansiose prima di sottoporle al cesareo.
 

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