Scoperto il gene che determina la crescita dei tumori
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Scritto da maddyparla     Martedì 02 Ottobre 2012 10:34 Stampa
sangue1Una delle strategie più promettenti della ricerca contro il cancro è quella di scoprire quali sono i meccanismi che sottostanno alla crescita della massa tumorale. Fra questi c’è la creazione di capillari, la cosiddetta angiogenesi. I ricercatori ora hanno scoperto che le cellule tumorali sono in grado anche di beneficiare dalla nascita di nuovi globuli rossi.

I ricercatori del National Institutes of Health hanno scoperto una mutazione genetica che sembra alimenti la crescita dei tumori, tramite la produzione di un maggior numero di globuli rossi. In sintesi, la scoperta, effettuata su tessuti di tumori endocrini rari, illustra come alcuni tumori siano in grado di far produrre, all'organismo, un maggiore quantitativo di sangue per velocizzare nonché sostenere il loro processo di crescita.


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La ricerca è stato fatta su pazienti aventi diagnosticato un raro tipo di tumore il "paragnglioma" la cui formazione avviene nelle cellule cromaffini all'esterno delle ghiandole surrenali. L'analisi del tessuto tumorale ha rivelato la presenza di geni (HIF, fattori indotti di ipossia) già associati alla progressione e allo sviluppo di tumori. Durante lo studio è stato evidenziato come i geni alterati causavano un amento dei livelli di un ormone adibito alla stimolazione nella produzione di globuli rossi.

I pazienti partecipanti alla ricerca erano anche portatori della politecmia, una malattia rara che apporta un iperproduzione di eritrociti. Nella ricerca, a seguito dell'intervento di rimozione del paraganglioma, è scomparsa la politecmia. Il risultato nella ricerca è stato concludere che la mutazione abbia presumibilmente alterato l'attività dei geni, favorendo lo sviluppo tumorale mediante la sovrapproduzione di eritrociti.

Tutto il processo si accelera e di questo ne traggono vantaggio le cellule tumorali che continuano a nutrirsi e a crescere. Una volta scoperto questo meccanismo, si potrà finalmente agire sul “motore” che accelera la crescita del cancro. Costantine A. Stratakis dell’"Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development" (NICHD) ha affermato come “Lo studio ci fornisce un nuovo fondamentale indizio che, a sua volta, può apportare nuove ed utili informazioni nella comprensione e realizzazione di possibili terapie in diversi tipi di tumore”.

 

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