Depressione: una malattia oscura che fa paura, che toglie ogni voglia di vivere, che svuota la persona di ogni carica vitale. La depressione è un male tremendo e purtroppo molto diffuso, a quanto pare in continuo aumento. Sono oltre 500 mila le persone affette da depressione in Lombardia, un fenomeno in espansione rispetto al 2004-2005, quando erano 400 mila, 200mila di queste nella sola Milano.

Lo ha detto Claudio Mencacci, presidente del Congresso Nazionale della Società Italiana di Psichiatria (Sip) in corso a Milano. La fascia di età colpita è sopratutto quella degli ultrasessantenni, ma sono in costante aumento gli ammalati molto più giovani, in età comprese tra i 30 i 45 anni. Molti però sfuggono alle cure, non ammettendo il proprio stato di sofferenza neanche con il medico curante, scivolando sempre più in solitudine nell'abbandono completo.




Quattro persone depresse su cinque - secondo un'indagine Doxa su un campione rappresentativo della realtà italiana - negano la loro malattia. Ci sono molti tabù al riguardo, false credenze, come il fatto che i farmaci antidepressivi siano pericolosi o che creino dipendenza. Insomma sono tanti i motivi per i quali si rinuncia a curarsi.

Le categorie che soffrono di queste patologie ormai sono le più varie, dai manager, agli avvocati, ai giovani in cerca di lavoro, appena usciti da un percorso formativo come quello universitario che non assicura più come un tempo una occupazione. Insomma un problema che si estende a macchia d'olio e che va affrontato da tutta la società civile, con campagne mirate all'informazione.

"I problemi di salute mentale sono la vera sfida del 21esimo secolo. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanita' nel 2020 la depressione sara' la seconda causa di disabilita' nel mondo e nel 2030 addirittura la prima patologia cronica", avverte Mencacci. E "al Nord Italia la situazione e' ancora piu' grave, perche' rispetto al Centro e al Sud la rete sociale ha le maglie piu' larghe, quindi riesce meno ad attutire il dilagare del disagio".

Lo stesso Mencacci accenna alla volontà di dare vita ad un grande progetto: "Stiamo pensando a un grande Piano nazionale per la lotta alla depressione, che coinvolga tutti i soggetti che possono contribuire alla causa: dalle societa' dei medici di medicina generale a Onda, fino al mondo dell'industria. Quella del farmaco, e non solo. Si tratta di coordinare e integrare risorse che gia' ci sono. E di impegnarci tutti, attivamente e in prima persona, a garantire un intervento mirato e completo a 5 livelli: prevenzione, diagnosi precoce e trattamento per casi lievi, medi e gravi. Stiamo lavorando a questa grande alleanza, speriamo di annunciarla entro fine anno".