Le infezioni polmonari rivelate dall'odore
Benessere - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Martedì 15 Gennaio 2013 10:01 Stampa
ricerca medicaI batteri che possono infettare i polmoni hanno un odore che li contraddistingue. Questo può essere rivelato da un test non invasivo che permette di diagnosticare le infezioni precocemente. La scoperta arriva da uno studio dell'Università del Vermont (USA), pubblicato dal Journal of Breath Research. L'odore emanato, in realtà, non deriva dai batteri ma, innescherebbero meccanismi tali da stimolare il nostro organismo a produrlo.

Durante la ricerca, sono stati infettati alcuni topi con diversi ceppi dello stesso batterio, (come nel caso dello Pseudomonas aeruginosa e dello Staphylococcus aureus), molto comuni nelle infezioni. Dopo 24 ore sono stati prelevati campioni del respiro degli animali e analizzati con una tecnica chiamata spettrometria, usata per esaminare i composti organici volatili contenuti nel fiato degli animali.

provette
E' stata notata una differenza significativa tra i risultati delle analisi degli animali malati e di quelli sani. L'analisi del respiro è promettente, anche se i ricercatori dovranno mettere a punto diversi dettagli prima di renderla operativa.

In attesa di scoprire se queste variazioni di odore intervengono anche nell'uomo, così da poter intervenire immediatamente, Jane Hill, tra gli autori della ricerca,  afferma che c'è una collaborazione con i colleghi per esaminare il respiro dei pazienti e mettere in luce i punti di forza e le limitazioni, dell'analisi del respiro in modo più completo.

Secondo i ricercatori, infatti, combinazioni uniche di batteri producono sostanze volatili che possono essere utilizzate per identificare il genere e la specie del batterio stesso. La capacità di identificarli in questo modo ha generato grandi aspettative nella speranza di test clinici rapidi e non invasivi, in grado di diagnosticare in particolare le infezioni polmonari attraverso l'analisi del respiro.

Gli autori fanno notare che lo sviluppo e l'attuazione di test clinici basati su biomarcatori volatili è stata a lungo limitato a causa della possibilità di disporre di un piccolo numero di composti volatili per il rilevamento. Questi test si basano su alcuni biomarcatori che sono poco sensibili e specifici a causa di variazioni nel metabolismo umano, specie infettive e ceppi, e sono legati all'ambiente del paziente. Gli scienziati hanno già studiato utilizzato il breath test per diagnosticare l'asma e il cancro.

 
 

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