USA: l’influenza si controlla su Twitter
Benessere - Articoli
Scritto da Carmela Pelaia     Giovedì 31 Gennaio 2013 10:40 Stampa
cellulareSuccede a Washington, negli Stati Uniti: il famoso social network dell'uccellino azzurro adesso viene in aiuto per controllare i sintomi influenzali mentre si sta a casa. 'Cinguettare' quindi il proprio stato di salute su Twitter può aiutare tantissimo i medici a seguire la diffusione di una malattia, come ad esempio, le influenze stagionali.

Il merito di questo nuovo approccio è avere informazioni utili praticamente in tempo reale, in più da un campione vastissimo di pazienti delle varie epidemie, in modo molto più efficace ed economico rispetto ai tradizionali sistemi di rilevazione seguiti sinora.

twitter su tastiera
Un gruppo di ricercatori della John Hopkins University ormai da tempo usa il sito di microblogging più famoso al mondo per valutare l'intensità e la capacità di penetrazione nella popolazione delle varie malattie infettive che ogni anno colpiscono la popolazione americana. Il Wall Street Journal scrive fieramente in prima pagina che ora il dottore ti segue su Twitter. Fino a questo momento è stata la Center for Disease Control and Prevention agency americana a tenere la raccolta dati sulla salute pubblica, ora insidiata dalla nuova metodica tecnologica.

Ma sapete com'è nato Twitter? Un giorno, seduto su un'altalena al parco mentre mangiava cibo messicano, Jack Dorsey del gruppo Odeo, ebbe l'idea di un servizio che permettesse a un individuo di comunicare con un ristretto numero di persone attraverso degli SMS. La versione finale è stata lanciata al pubblico nel 2007 e da lì il percorso è stato tutto un successo: ricordiamo per esempio che nel 2010 fu spedito il primo tweet dallo spazio dall'astronauta Timothy Creamer.

Certo che pensando alla diffusione dell'influenza i tweet saranno impressionanti: il Center For Diasease Control americano, l'ente del governo preposto al monitoraggio della diffusione delle malattie, da quest'anno è diventato partner di Google e ha già previsto per il 2013 una diffusione che mette in relazione i volumi di ricerca dei termini legati all'influenza (per esempio sintomi, rimedi, consigli e terapie) con l'effettiva diffusione del virus nei vari paesi.

Google riesce cioè a capire, a partire dalle ricerche degli utenti, che in una determinata area geografica sta accadendo qualcosa di rilevante. Di conseguenza Twitter crescerà in maniera esponenziale. Chissà se Dorsey si era immaginato di avere un ruolo anche nella prevenzione e cura delle malattie influenzali?

 

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