Nasce a Cernusco sul Naviglio un Centro per la cura dei disturbi alimentari
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Scritto da Letizia Perugia     Venerdì 01 Marzo 2013 10:52 Stampa
anoressiaNasce un Centro per la cura dei disturbi alimentari e si chiamerà "Comunità residenziale e semiresidenziale dei Fatebenefratelli".La Comunità sarà situata a Cernusco sul Naviglio e servirà per la diagnosi, il trattamento e la riabilitazione dei disturbi alimentari. In Italia sono 3 milioni le persone che soffrono di disturbi del comportamento alimentare, secondo il Ministero della Salute.

Questi disturbi colpiscono più la popolazione femminile (soprattutto l'anoressia), anche se la percentuale di maschi è in crescita (il rapporto è 1 a 9), in particolare per la bulimia e il disturbo da alimentazione incontrollata. Inoltre si è abbassata l'età di "esordio", con un aggravamento della prognosi e un impatto economico crescente sul servizio sanitario nazionale. Gli studi internazionali evidenziano un'incidenza di nuovi casi nella fascia femminile tra i 12 e i 25 anni, con una età media di insorgenza in età adolescenziale, intorno ai 17 anni.

disturbi alimentari
Il soggetto rischia la solitudine e rituali ossessivi, in un contesto familiare e sociale spesso incapace di comprendere e reagire di fronte alla rapida evoluzione del disturbo.

A questi problemi cercherà di dare risposte questo nuovo centro, una comunità residenziale e semiresidenziale per la diagnosi, il trattamento e la riabilitazione dei disturbi alimentari all'interno del Centro di riabilitazione psichiatrica "S. Ambrogio" del Fatebenefratelli a Cernusco sul Naviglio.

Per l'occasione oggi, venerdì 1 marzo,  si svolgerà nell'Auditorium Fra Pierluigi Marchesi del Centro S. Ambrogio (via Cavour 22, Cernusco s.N), un Convegno aperto al pubblico su "Disturbi del comportamento alimentare: la complessità della cura e l'intervento riabilitativo residenziale".

Gli argomenti trattati saranno molti tra cui: la gestione terapeutica delle patologie associate ai disturbi alimentari (con particolare attenzione al disturbo borderline di personalità), l'applicazione delle più recenti linee guida per la gestione complessiva della malattia, il significato del "fare riabilitazione" secondo modelli non comuni nel trattamento dei disturbi psichiatrici.

I disturbi alimentari comprendono un insieme di sintomi, caratterizzati da alcuni elementi psicopatologici comuni: alterazioni affettive, cognitive e comportamentali strettamente collegate all'ingestione di cibo e all'immagine corporea.

Il corpo è al centro della maggior parte dei conflitti, sia nei bambini che negli adolescenti, e trovano nei comportamenti alimentari una possibile manifestazione. Non meno importanti sono i condizionamenti e le richieste sociali legate all'immagine di sé e alla rappresentazione della femminilità e dell'efficienza fisica.

Spesso i disturbi alimentari sono affrontati con scarse competenze e servizi territoriali privi delle necessarie risorse. Molte delibere regionali e leggi nazionali (non ultimo il nuovo Piano Salute Mentale in discussione in Parlamento) hanno colto le difficoltà e sottolineato la necessità di trovare nuovi strumenti che permettano di affrontare queste problematiche.

Bisogna creare e usare delle linee guida e di indirizzo su diagnosi e percorsi di cure. La nuova comunità offrirà un trattamento differenziato e complesso nei confronti di un'area di confine tra problemi psichiatrici e di medicina interna. Tutto grazie all'esperienza dei Fatebenfratelli nei confronti del disagio psichico.
 

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