Le cene in famiglia diminuiscono il rischio di disturbi mentali per adolescenti
Benessere - Articoli
Scritto da Tatta Bis     Mercoledì 27 Marzo 2013 14:00 Stampa
Famiglia MangiaLe cene in famiglia, con la compagnia di mamma e papà, aiutano a diminuire il rischio di disturbi del comportamento tra gli adolescenti. I pasti regolari fatti in famiglia sono in grado di salvaguardare la salute mentale dei ragazzi indipendentemente dal fatto se abbiano o meno un buon rapporto con i genitori.
Tutto ciò emerge da uno studio della Mcgill University di Montreal, pubblicato sulla rivista Journal of Adolescent Health. Secondo la ricerca, eseguita su un campione di circa 26.000 adolescenti tra gli 11 e i 15 anni, mangiare regolarmente a casa fa bene ai ragazzi dal punto di vista emotivo. Il motivo è che "guadagnano" maggiore stabilità e fiducia e gli adolescenti acquisiscono delle buone abitudini alimentari e si previene l'obesità.

I ricercatori hanno rilevato un effetto positivo sulla salute mentale tra coloro che regolarmente fanno cene in famiglia, indipendentemente dal sesso, età e livello socio-economico. I giovani che sono stati osservati e studiati, hanno evidenziato meno problemi emotivi e comportamentali, oltre a manifestare una maggiore soddisfazione per la propria vita ed avere comportamenti positivi verso gli altri.

Famiglia a Tavola
Il team canadese di Frank Elgar, docente della McGill University all'Institute for Health and Social Policy hanno constatato che i pasti consumati in famiglia possono rappresentare un momento importante per comunicare con i figli in una fase particolare di crescita dei ragazzi e rappresentano un momento fondamentale per trasmettere stabilità e serenità ai ragazzi.

L'adolescenza è una fase evolutiva molto difficile e complessa, in cui si verificano rapide modificazioni fisiche, sessuali, psicologiche, cognitive e sociali, alle quali l'adolescente deve adattarsi. Lo sviluppo dell'identità si realizza attraverso la ricerca di nuovi valori e nuove identificazioni al di fuori della famiglia. In questo periodo il gruppo dei coetanei rappresenta un'istanza autorevole, che impone un sistema di norme.

Lo sviluppo dell'identità si realizza anche esplorando i limiti fisici e psichici e le proprie possibilità: capita così che spesso, per mettere alla prova se stessi, i giovani adottano comportamenti pericolosi come il consumo di alcolici, uso e abuso di sostanze (droghe di vario tipo), comportamenti devianti, attività sessuale promiscua o non sicura, stile di guida spericolato e disattento, soprattutto se attuato nell'ambito di sfide fra pari o in gruppo.

Oggi più che mai, la famiglia assume un ruolo ancora più importante nel controllo dei comportamenti ossessivi sempre più diffusi tra i ragazzi. Gli esperti consigliano ai genitori di frequentare maggiormente i figli, per poterne individuare i comportamenti disfunzionali e intervenire in tempo.
 

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