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Caldo: i consigli del Ministero della Salute

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Scritto da Letizia Perugia

Lunedì 17 Giugno 2013 13:41

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Per 13 città italiane è pre-allerta caldo, a Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti e Roma le temperature potrebbero essere pericolose per la salute. Il Ministero della Salute, ha precisato che il livello di pre-allerta indica che nei giorni successivi è probabile che possano verificarsi condizioni a rischio per la salute.

In previsione di questi possibili aumenti delle temperature il Ministero ha avviato il Programma Nazionale di Prevenzione Estate sicura 2013: comprende anche il Sistema nazionale di Previsione e Allarme per ondate di calore, operativo fino al 15 settembre.

Il sistema emette bolletttini giornalieri con indicazioni sui possibili rischi per la salute associati alle condizioni meteorologiche nelle 24, 48 e 72 ore successive, classificati in una scala da 0 (nessun rischio) a 3 (rischio elevato e persistente per 3 o più giorni consecutivi).

Il bollettino delle ondate di calore consultabile sul sito del ministero della Salute indica livello di allerta 2 , condizioni meteo che possono rappresentare un rischio per la salute, nello specifico per anziani e bambini.

A oggi i diversi modelli di previsione stagionale indicano sul territorio nazionale valori di temperatura confrontabili alla media stagionale con possibili incrementi al disopra delle medie, specialmente in alcune aree del Centro-sud e nelle Isole.

L’ultima previsione del Sistema Nazionale di Previsione e Allarme per ondate di calore del Ministero della Salute non segnala l’arrivo di ondate di calore fino alla fine di questa settimana.

In 34 città, poi, sono disponibili piani di prevenzione locali, con una copertura di circa il 90% della popolazione di età maggiore a 65 anni residente nelle aree urbane.

Sul portale del Ministero è disponibile un’area dedicata al tema ondate di calore rivolta ai cittadini, agli operatori e ai soggetti istituzionali. Sul sito vengono fornite, giornalmente, informazioni sulle previsioni del caldo estremo (bollettini giornalieri), sulle misure di prevenzione per affrontare l'afa.

Sempre sul sito, è possibile consultare opuscoli, Faq (domande e risposte), linee di indirizzo e raccomandazioni agli operatori. Quest’anno le Linee di indirizzo per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute sono state aggiornate.

Le ondate di calore sono una condizione climatica che espone a rischi tutta la popolazione, anche se ci sono fasce particolarmente suscettibili alle conseguenze del caldo e dell’umidità estrema.

Sono a maggior rischio gli anziani: presentano condizioni di salute generalmente peggiori della popolazione generale e spesso sono affetti da più malattie. Il loro corpo ha una minore capacità di gestire i cambiamenti di temperatura e di regolare il contenuto di acqua, un elemento essenziale per contrastare il surriscaldamento del corpo.

Sono a rischio anche le persone non autosufficienti che dipendono dagli altri sia per regolare l’ambiente in cui si trovano sia per assumere la corretta quantità di liquidi.

I neonati e i bambini piccoli: hanno maggiori difficoltà a espellere il calore in eccesso, non sono autosufficienti e senza un’adeguata assistenza sono a maggior rischio disidratazione.

Le persone che svolgono esercizio fisico o un lavoro intenso all’aria aperta: sono a maggior rischio disidratazione.

Quando infatti la temperatura dell’ambiente è troppo alta e c'è un tasso di umidità elevato il sudore non riesce a evaporare con sufficiente velocità e il corpo non si raffredda in maniera adeguata, con conseguente aumento della temperatura interna che può mettere a rischio molti organi.

Uno dei disturbi più comuni legato al caldo è la spossatezza: questo sintomo si manifesta quando vi è una perdita eccessiva di acqua e di Sali contenuti nel sudore.

Non metta a rischio la salute, ma è un campanello di allarme che dovrebbe farci bere liquidi, integratori e adottare le opportune precauzioni.

Altri sintomi sono i crampi e gli edemi, che sono un gonfiore più o meno evidente agli arti inferiori, conseguenza dello sforzo dell’organismo per disperdere il calore.

Si può essere vittime di lipotimia: una perdita di coscienza improvvisa e temporanea che si manifesta quando vi è un calo di pressione arteriosa.

Quando le cose si aggravano vi può essere un senso di disorientamento, malessere generale, debolezza, nausea, vomito, mal di testa, battito cardiaco accelerato e abbassamento della pressione, disidratazione, confusione, irritabilità.

I casi più gravi si trasformano nel colpo di calore che può avere pesanti conseguenze come inabilità permanente e anche la morte. Il colpo di calore, specie se colpisce neonati o anziani, richiede l’immediato ricovero in ospedale.

Il Ministero della salute suggerisce degli accorgimenti prevenire gli effetti negativi del caldo sulla salute: queste misure sono particolarmente consigliate alle fasce della popolazione più a rischio.

La prima cosa da fare è non uscire nelle ore più calde, durante le giornate in cui viene previsto un rischio elevato, deve essere ridotta l’esposizione all’aria aperta nella fascia oraria compresa tra le 12 e le 18.

Bisogna migliorare l’ambiente domestico e di lavoro attraverso la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane, veneziane) che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria.

Molto utile è anche l'uso dell’aria condizionata che va impiegata con attenzione, evitando di regolare la temperatura a livelli troppo bassi rispetto alla temperatura esterna.

Una temperatura tra 25-27°C con un basso tasso di umidità è sufficiente a garantire il benessere e non espone a bruschi sbalzi termici rispetto all’esterno.

Sono da usare con cautela anche i ventilatori meccanici: accelerano il movimento dell’aria, ma non abbassano la temperatura ambientale. Quindi il corpo continua a sudare, è importante continuare ad assumere grandi quantità di liquidi.

Bere molti liquidi: acqua e mangiare frutta fresca è una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo. Soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Non bere bevande alcoliche o bevande contenenti caffeina.

Fare pasti leggeri è importante perchè la digestione è per il nostro organismo un vero e proprio lavoro che aumenta la produzione di calore nel corpo.

Vestire in modo comodo e leggero, con indumenti di cotone, lino o fibre naturali (evitare le fibre sintetiche). All’aperto indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto.

In auto, bisogna ventilare l’abitacolo prima di iniziare un viaggio, anche se la vettura è dotata di un impianto di ventilazione. Regolare la temperatura su valori di circa 5 gradi inferiori alla temperatura esterna evitando di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri.

Se ci si deve mettere in viaggio, evitare le ore più calde della giornata e bisogna avere sempre in macchia una scorta d’acqua. Non lasciare mai neonati, bambini o animali in macchina, neanche per brevi periodi.

Il Ministero della salute attiva ogni estate un servizio di informazione telefonica ai cittadini sulle ondate di calore, il numero a cui rivolgersi è 1500.

Approfondimenti: Sito del Ministero della Salute