Negli agrumi potrebbe esserci la chiave per curare il cancro
Benessere - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Giovedì 27 Giugno 2013 14:12 Stampa
AranceNella pectina modificata degli agrumi potrebbe nascondersi la chiave per curare il cancro: la sostanza avrebbe mostrato molteplici capacità e proprietà anticancro. 
 
Si chiama MCP, la pectina modificata derivante dagli agrumi e secondo un nuovo studio, pubblicato sull’American Journal of Pharmacology and Toxicology, potrebbe essere la chiave per la cura del cancro.
 
Agrumi

I ricercatori dell'Indiana University Health, coordinati dal dottor Isaac Eliaz, hanno esaminato la capacità di modulare l'immunità, rimuovere i metalli pesanti e bloccare la proteina pro-infiammatoria galectina-3. Hanno inoltre analizzato il rapporto sinergico che può avere l'MCP con i trattamenti a base di chemioterapia.
 
Il dottor Eliaz ha spiegato che in questo studio revisionale sono riusciti a individuare i tanti meccanismi d’azione di MCP contro il cancro in generale, contro il cancro metastatico, la tossicità dei metalli pesanti e le malattie mortali croniche legate all’eccesso galectina-3. 

Precedenti studi, come per esempio quello del 2010 a cura della Columbia University,avevano suggerito che l'MCP ha indotto l’apoptosi delle cellule tumorali. 

Nel precedente studio, si era dimostrato come l'MCP aveva indotto la morte cellulare programmata (apoptosi) nelle cellule androgeno-dipendenti e androgeno indipendenti del cancro alla prostata. 

Tuto questo è molto significativo perché il cancro alla prostata androgeno indipendente è aggressivo e difficile da trattare.
 
Le pectine vegetali sono state già studiate in precedenza e sono da tempo note per essere utili per la salute dell’apparato digerente e le funzioni del sistema immunitario. 

Esiste però un ostacolo alle loro funzioni benefiche che è sempre stata la biodisponibilità. A causa della complessità e della grandezza delle fibre solubili delle pectine in forma naturale, queste non riescono a essere assorbite dall’organismo.

Il problema è stato risolto in questo nuovo studio attraverso la modifica delle pectine, ossia l'MCP: si riducono le dimensioni delle fibre in modo che l’organismo possa assorbire le molecole e beneficiare dei numerosi effetti terapeutici già osservati in diversi studi.
 
Si è scoperto che MCP è in grado di controllare il melanoma metastatico, noto e temuto cancro della pelle. MCP è risultata attiva anche contro i tumori della prostata, della mammella e del colon. 

Questa sostanza è inoltre capace di sopprimere l’angiogenesi (la crescita di nuovi vasi sanguigni che alimentano il tumore) che è un fattore chiave nel prevenire le metastasi del cancro.
 
I ricercatori hanno scoperto che l'MCP può rendere la chemioterapia più efficace e ridurre gli effetti collaterali negativi sugli organi proteggendoli dall’infiammazione indotta dalle radiazioni.

 

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