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Smart Drugs: allarme per le droghe furbe di facile reperibilità
Benessere - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Martedì 24 Settembre 2013 12:50    PDF Stampa E-mail
CannabisLe Smart drugs, droghe furbe, sono sostanze psicoattive di facilissima reperibilità e sono 280 le nuove sostanze che dal 2009 il Sistema Nazionale di Allerta Precoce per le droghe del Dipartimento delle Politiche antidroga(DPA) ha rilevato, monitorando la situazione nelò nostro paese.
 
La loro diffusione si può verificare semplicemente digitando su un motore di ricerca di internet le parole “smart drug shop”, il web è infatti la principale piazza di spaccio di sostanze psicoattive, con tanto di raccolta degli ordinativi, pagamenti mediante credito elettronico e corriere postale che ti porta la droga direttamente a casa.
 
Smart Drugs

Giovanni Serpelloni, capo del DPA, dichiara che questo fenomeno delle offerte in internet di droghe sintetiche anche in Italia sta assumendo rilevanza, affiancandosi e sovrapponendosi con quello delle droghe tradizionali (eroina, cocaina, cannabis e la famiglia delle amfetamine).
 
Il fenomeno è più preoccupante se si considera la pervasiva infiltrazione delle offerte nella rete Internet e soprattutto nei social network, frequentati maggiormente dai giovani.
 
Il Ministero della Salute e DPA hanno ideato un nuovo Piano di AzionNazionale (NSP), che ha avuto il Patrocinio delle Nazioni Unite e di dieci società scientifiche e che sarà presentato in 10 città italiane.
 
Il piano sarà presentato in dieci città (Roma, Pavia, Venezia, Bologna, Firenze, Milano, Perugia, Orbassano, Bari e Napoli), con seminari e corsi di aggiornamento alle strutture sanitarie e alle forze dell'ordine, oltre a una forte campagna di sensibilizzazione nelle scuole.
 
La prima tappa sarà oggi 24 settembre con il primo corso di aggiornamento tecnico scientifico all'Università Cattolica di Roma. 
 
Lo scopo dell'iniziativa è quello di diffondere le nuove strategie nazionali per affrontare il fenomeno delle nuove sostanze psicoattive in maniera completa e coordinata su tutto il territorio nazionale.
 
Gli effetti delle nuove droghe sulla salute sono devastanti, in particolare tra i giovani e dal 2010 sono ben 70 i casi di intossicazione acuta con conseguenti cure intensive registrati dal Sistema Nazionale di Allerta Precoce.
 
Rilevanti gli effetti sulla salute: problematiche psichiatriche correlate e vari disturbi d'organo, soprattutto renali, cardiaci e respiratori, aggravati dal contemporaneo uso di alcol e altre droghe.
 
Le smart drugs procurano un elenco di danni alla salute infinito e pure meno noti rispetto a quelli causati dalle sostanze tradizionali. 
 
Queste sostanze ben si nascondono e invece devono essere immediatamente riconosciute dagli operatori sanitari per poter intervenire in tempo, come ha dichiarato il Ministro della Salute Lorenzin. 
 
Il Ministro ha presentando a Palazzo Chigi il piano per la prevenzione, l'identificazione precoce e il contrasto delle nuove sostanze psicoattive. Inoltre ha dichiarato che queste nuove droghe mutano in continuazione e perché i ragazzi, una volta arrivati al pronto soccorso si vergognano e non dichiarano cosa hanno realmente assunto.
 
Quello delle "droghe furbe" è un fenomeno in crescita che assume rilevanza di sanità pubblica affiancandosi a quello delle droghe tradizionali quali eroina, cocaina, cannabis, anfetamine, come spiega Lorenzin.
 
Il Ministro propone di iniziare con programmi di prevenzione dell'uso di sostanze stupefacenti fin dalle scuole elementari. I dati ci dicono che l'eroina e la cocaina sono state sostituite fra i giovani da nuove sostanze come le anfetamine, ecstasy e un elenco vastissimo di nuove sostanze propinate ai ragazzi anche attraverso i nuovi mezzi di comunicazione. 
 
I venditori di queste nuove droghe si nascondono dietro siti internet dedicati ai prodotti da giardinaggio, ai ricambi d'auto o moto, ai rimedi per l'alito cattivo e persino all'acquisto di libri scolastici. 
 
In Italia sono stati individuati 494 siti di questo genere, e il 93% è stato rimodulato o fatto rimuovere dalla Rete.

 
 

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