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Il pisolino rende più intelligenti
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Scritto da Maria Ida Longo     Martedì 23 Febbraio 2010 17:51    PDF Stampa E-mail
bimba che dorme Arrivano buone nuove per gli amanti della pennichella: uno studio effettuato da scienziati americani dell'Università della California capitanati dal dott.Matthew Walker afferma che questa abitudine non solo consente di 'ricaricare' il cervello, ma anche di diventare più intelligenti.

Gli studiosi rivelano che molte celebri menti del passato riposavano abitualmente durante le ore pomeridiane: tra i geni citati ricordiamo ad esempio Albert Einstein, Pablo Picasso e Wiston Churchill.

bimbo che dorme


Più ore trascorriamo da svegli, più il nostro cervello procederà lentamente, quindi  chi sta preparando un esame e pensa di guadagnare tempo rinunciando a preziose ore di sonno in realtà sbaglia.

Dormire è infatti indispensabile per immagazzinare le informazioni acquisite e fare spazio a nuove nozioni, come spiegano gli esperti,: l'abilità di apprendere potrebbe diminuire di circa il 40% nel caso di eccessiva privazione di sonno.

Gli esperimenti dei ricercatori di Berkeley  son giunti a questi risultati studiando 39 giovani adulti in salute sottoposti a test cognitivi destinati a mettere alla prova il funzionamento dell'ippocampo, ovvero la regione del cervello che svolge un ruolo fondamentale per la memoria a lungo termine.

I giovani sono stati divisi in due gruppi, quelli che hanno l’abitudine del pisolino dopo pranzo e quelli che invece riprendono le loro normali attività quotidiane.

All'ora di pranzo non vi era alcuna differenza tra i due gruppi, ma nella seconda sessione di test, invece, condotta nel pomeriggio, chi aveva fatto una siesta di 90 minuti circa presentava migliori capacità cerebrali.

Le conclusioni dello studio sono state esposte nel corso dell'incontro annuale dell'American Association for the Advancement of Science a San Diego, in California.

Walker, in particolare, ha spiegato che grazie al riposino, l'ippocampo  si attiva con maggiore efficacia funzionando meglio, quindi paragonando il nostro cervello ad  una casella di posta elettronica, dove il riposino, consente lo svuotamento dei numerosi messaggi accumulati, per far spazio ad altri nuovi.


Fonte: sito web ASCA
 

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