Scoprire se si è innamorati attraverso una risonanza magnetica del cervello
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Scritto da Tatta Bis     Martedì 17 Marzo 2015 09:59 Stampa
Cervello LogoUn'equipe di ricercatori facenti capo alla cinese University of Science and Technology, hanno scoperto che l'ampia gamma di sensazioni che comunemente associamo al concetto di amore risulterebbe perfettamente quantificabile, misurabile e visualizzabile mediante una semplice risonanza magnetica.
 
Il team di scienziati è giunto a questa conclusione dopo aver analizzato l'attività cerebrale di un campione statistico pari a 100 soggetti, monitorando l'attività neuronale dei partecipanti al test durante differenti fasi della loro vita e mettendo in relazione i dati relativi ad ogni partecipante al test, per stabilire l'esistenza di un principio universale.
 
Coppia, amore

Quello che è emerso dall'esperimento è stato che ogniqualvolta sosteniamo di essere innamorati, nel nostro cervello si attivano 12 diverse aree legate alla produzione di ossiitocina, dopamina, vasopressina e altri neurotrasmettitori in grado di produrre nel nostro organismo quella sensazione di eccitazione, gratificazione e ricompensa suscitata dal complesso dei sentimenti amorosi.
 
L'emozione in questione risulta tracciabile, ma anche valutabile in base ad un metro atto a stabilirne l'esistenza.
 
Scoprendo che l'amore attiva determinati centri cerebrali, i medici cinesi capitanati dal dottor Xiaochu Zhang sono riusciti a mettere a punto un test organico, in grado di determinare se i sentimenti che stiamo provando in un dato momento siano riconducibili al complesso della sfera amorosa o meno.
 
Questo facendo leva sulla capacità di una macchina per la risonanza magnetica di evidenziare se i centri cerebrali attivi nel nostro cervello sono sovrapponibili a quelli individuati come determinati per poter parlare di effettivo amore.
 
Xiaochu Zhang  non è stato il primo a fare questa scoperta: nove anni fa un’antropologa Helen Fisher, sottopose a risonanza magnetica al cervello alcun individui innamorati, e, da questo studio emerse che quando una persona è innamorata produce degli ormoni che agiscono sul cervello e da ciò scaturiscono tre diverse fasi che caratterizzano il cervello in modo diverso.
 
Gli ormoni che vengono prodotti in presenza del desiderio sessuale sono gli estrogeni, gli endogeni e le endorfine mentre quelli prodotti quando si è nella fase romantica di un rapporto sono la dopamina, la norepinefrina e la serotonina, quando invece si vive in uno stato di estrema volontà di sentirsi vicini al partner si produce , l’ossitocina e la vasopressina.
 
Queste tre fasi possono avvenire in momenti diversi o anche nello stesso momento. I primi risultati dello studio cinese sono stati pubblicati sulla rivista "Frontiers in Human Neuroscience".
 
Gli scienziati credono che, in futuro, si potrà usare la risonanza magnetica per aiutare a spiegare quello che qualcuno sente veramente. 
 
Lo studio fornisce la prima evidenza della correlazione tra le alterazioni provocate dall'amore e l'architettura sottostante del cervello, come ha detto Xiaochu Zhang.
 
Una zona del cervello, il nucleo caudato, sembra occuparsi delle storie d'amore, dal loro sbocciare al loro possibile sfiorire. Secondo lo studio, vi sarebbe anche un’attività incrociata tra i neurotrasmettitori delle diverse regioni interessate. 
 
 

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