Attacchi di rabbia aumentano il rischio d'infarto
Benessere - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Venerdì 04 Novembre 2016 12:10 Stampa
InfartoSecondo un recente e ampio studio globale, realizzato su oltre 12.000 pazienti che hanno avuto un attacco di cuore, sembra che arrabbiarsi raddoppia il rischio di infarto. Le cause d'infarto sono gli attacchi di cuore, legati allo stato emotivo dei pazienti, rabbia, forti emozioni e attività fisica pesante aumentano drasticamente il rischio di infarto.
 
Per la prima volta, grazie a questa ricerca, ci sono le prove del forte legame tra l'attacco di cuore e quello che i pazienti stavano facendo e provando a livello emotivo nell'ora che ha preceduto l'evento. Lo studio, pubblicato sulla rivista "Circulation", ha rivelato che essere arrabbiato o emotivamente sconvolto aumenta più del doppio il rischio di subire un attacco di cuore. 
 
Inoltre l’esecuzione di attività fisica intensa in uno stato altamente emotivo triplica il rischio di infarto, i ricercatori hanno confrontato il comportamento delle persone nei 60 minuti prima della comparsa dei sintomi dell’attacco di cuore con lo stesso periodo 24 ore prima.
 
I risultati, che sono basati su un'analisi dei pazienti che hanno subito un attacco di cuore in 52 paesi, sono stati coerenti indipendentemente da altri fattori di rischio cardiovascolare tradizionali (obesità, alta pressione sanguigna e dieta).
 
I ricercatori affermano che  le emozioni negative e l’attività fisica intensa possono aumentare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, riducendo così l'apporto di sangue e ossigeno al cuore.
 
Questo può causare il formarsi di placche arteriose che staccandosi dalle pareti possono provocare un infarto miocardico acuto o un attacco cardiaco.
 
Altri studi avevano già rilevato i legami tra il rischio infarto e la rabbia, lo stress, l’attività fisica come anche stati emotivi di estrema felicità, ma questi studi hanno coinvolto un piccolo numero di soggetti provenienti da paesi occidentali.
 
In questo caso, invece, i ricercatori del Population Institute Health Research (presso la McMaster University di Hamilton, Ontario), hanno analizzato i dati di pazienti che sono stati esaminati e intervistati in 262 centri di salute in tutto il mondo. 
 
I pazienti, tre quarti dei quali erano uomini, avevano in media 58 anni, nell'ora prima che i primi sintomi di infarto si sono presentati, il 13,6% dei soggetti analizzati sono stati impegnati in sforzi fisici pesanti, e il 9,1% lo era stato il giorno precedente. 
 
Sentimenti di rabbia o essere emotivamente sconvolto sono stati riportati dal 14,4% dei pazienti e dal 9,9% il giorno prima, la maggior parte degli attacchi di cuore si sono verificati nella fascia oraria 06:00-18:00. 
 
Tra i problemi che potrebbero influenzare i risultati, i tempi e l'intensità della rabbia e dell'esercizio fisico. Questo studio ci da un ulteriore prova che arrabbiarsi fa male alla salute, aumenta il rischio di avere un infarto e ictus e più ti arrabbi più rischi. 
 
Le persone che più di tutte dovrebbero evitare di arrabbiarsi sono i soggetti già ad alto rischio cardiovascolare. Con arrabbiature frequenti, il pericolo aumenta perché il rischio è cumulativo: per cui a rischiare di più infarto e ictus sono le persone inclini al nervosismo e che si arrabbiano facilmente. 
 
Nella classifica dei pericoli per il cuor, al primo posto ci sono le emozioni negative come la rabbia intensa, quella che fa digrignare i denti e stringere i pugni, fa aumentare il rischio di infarto fino a 9 volte nelle ore immediatamente successive. 
 
La collera fa salire la pressione e la frequenza cardiaca, alterando anche gli equilibri ormonali dell’organismo e una placca aterosclerotica “in bilico” può rompersi più facilmente.
 
Al fine di scongiurare problemi al cuore è quindi, diventa fondamentale riuscire a gestire la rabbia, la migliore tattica per calmarsi è respirare, facendo respiri lunghi e lenti. Con questo semplice atto, si normalizza la percentuale di anidride carbonica ed ossigeno nel cervello.
 
 
 
 
 
 

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