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La prima donazione “Autologa-Solidale” made in Italy
Gravidanza - Articoli
Scritto da Eva Forte     Martedì 27 Febbraio 2007 16:29    Stampa E-mail
b_450_0_0_1___images_stories_gravidanza_novemesi_gravidanza_pic.jpgDa una Mamma Sarda la prima donazione “Autologa-Solidale” fatta in Europa: le cellule staminali rimarranno a disposizione sia della sua famiglia, sia dei centri che ne potranno aver bisogno.

Como. Greta non è ancora nata ma ha già conquistato un primato europeo. Infatti, per la prima volta in Europa veranno estratte dal cordone ombelicale cellule staminali utili ad assicurare non solo la salute futura della bimba ma anche quella di tante altre persone che dovessero averne bisogno. A fare la scelta per Greta è la mamma: Tiziana Frongia , sarda , 36 anni.

Il ginecologo aveva indicato il 18 febbraio come dpp anche se Greta si fa attendere.

Le cellule staminali funzionano come mattoncini naturali di riparazione di gran parte dei tessuti del corpo umano, utili per la cura di leucemie, talassemie, microcitemie e altre malattie del sangue. Questo grazie alla loro alta capacità di differenziarsi e adattarsi ai vari tipi di tessuto del corpo umano. Così sintetizza Giuseppe Consolo, vice presidente dell’associazione sarda non profit Osidea , impegnata nella battaglia per la sensibilizzazione alla donazione del sangue del cordone ombelicale.

b_450_0_0_1___images_stories_gravidanza_articoli_TIZIANA.jpgFino ad oggi le madri potevano scegliere tra la donazione autologa (conservando per la propria famiglia le staminali estratte) o la donazione totale agli altri tramite la donazione eterologa.

Nessuno aveva mai pensato prima alla possibilità di unire i due tipi di donazione. A Bruxelles sarà conservato per almeno vent’anni il sangue di Greta, con l’importante differenza che sarà sia a disposizione della bimba o dei suoi familiari, che dei centri trapianti di tutto il mondo. La Banca garantisce gratuitamente il procedimento di tipizzazione , necessario per individuare la compatibilità fra donatore e ricevente. A carico della famiglia restano invece le spese ordinarie per garantire la conservazione del sangue : dai 1000 ai 1800 euro.

Tutti i dati che identificano i singoli campioni di sangue saranno annotati in un registro ufficiale , gestito da Osidea , e accessibile a tutte le organizzazioni internazionali in cerca di unità di sangue corrispondenti per eventuali trapianti. Sarà la mamma a decidere di volta in volta sulla donazione del patrimonio cellulare della figlia.

[Fonte: Osidea]
 

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