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Fenomeno bullismo contro le ragazze: Inganna un maiale
Bambini - Articoli
Scritto da Eva Forte     Giovedì 19 Ottobre 2017 11:24    Stampa E-mail
ragazza smartphoneUn gioco, così lo chiamano: gioco. Si tratta del nuovo fenomeno crudele che circola ormai da tempo e che prende di mira ragazze bruttine e con qualche chilo in più. Un fenomeno di vero e proprio bullismo di gruppo che prende di mira una ragazza conosciuta in un locale o sul web e che viene irretita da chi lancia la scommessa nel gruppo. Lui la seduce, facendola credere desiderata e quando lei cade nella rete le svela che si è trattato solo di un gioco, umiliandola pubblicamente. Si chiama Pull a Big, ossia Inganna un maiale. 

Lo racconta anche il Daily Mail, facendoci sperare che si tratti di un gioco sparuto, lontano da noi. Lo racconta Sophie, una ragazza inglese che in vacanza, in Spagna, ha conosciuto Jesse, un giovane irlandese. Lui la abborda in un locale e comincia con la seduzione e le lusinghe a cui lei non era abituata, una storia così bella che è impossibile non volerci credere. Una volta tornati ognuno nella propria nazione, il gioco continua tanto da farla partire verso l'Olanda incoraggiata dai messaggi di amore che lui le inviava. Una volta in Hotel le arriva il messaggio finale del gioco: “You’ve been pigged!”, con la spiegazione successiva del gioco in cui lei era cascata, il gioco che lo aveva portato a scegliere la ragazza più brutta del locale per scommessa.

In Italia ne parla Irene Finotti nell'intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano dopo essere stata una vittima. Ma alla fine in questi fenomeni di bullismo le vittime sono tutti. Chi viene preso di mira in modo più forte e diretto, ma anche i cosiddetti bulli, quelli che subiscono un vero e proprio fallimento educativo, quelli che mancano di empatia e che sei fanno forti solo per aver dominato e umiliato qualcun altro, senza pensare alle conseguenze spesso anche molto gravi e che portano le vittime all'anoressia o al voler farsi del male, punendo quel corpo colpevole di essere finite nella trappola.

Un'ideale di bellezza troppo spesso idealizzato e portato avanti a qualsiasi altro valore. Un'idea di gruppo che fa male e che porta tantissimi ragazzi ma anche adulti, a nascondersi dietro ad un monitor solo per colpire e ferire altre persone. Esistono tantissimi gruppi sui social network nati proprio con questo scopo e di questi fenomeni, anche senza nomi specifico, ne esistono veramente tanti.
 

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