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MaBasta! Il progetto dei ragazzi per combattere il bullismo
Bambini - Articoli
Scritto da Serena Cellotto     Giovedì 18 Febbraio 2016 20:38    Stampa E-mail
bimba piantoBullismo: il reiterarsi di comportamenti e atteggiamenti diretti o indiretti, volti a prevaricare l’altro con l’intenzione di nuocere; uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto , ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto da parte di uno o più compagni. (Olweus,1996)

Cyberbullismo:
un fenomeno tristemente attuale, che si insinua dal virtuale al reale, abbattendo qualsiasi barriera e protezione e aumentando i disagi. Il cyberbullismo riguarda l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione per veicolare comportamenti aggressivi e intimidatori ai danni di uno o più soggetti (Bill Belsey, 2004). Atti di cyberbullismo, così come di bullismo reale, possono avere conseguenze gravi e rilevanza penale, dal momento che costituiscono una violazione del Codice civile, del Codice penale e del codice della Privacy.

bullismo
Il Ministero dell’Istruzione ha attuato progetti e campagne contro il fenomeno, però in concreto, non è ancora stato fatto abbastanza, almeno non in proporzione alla portata del problema. E come si può sconfiggere il bullismo? Partendo proprio da loro, dai ragazzi, precisamente i giovani di un liceo di Lecce, il Galilei-Costa.   Un’iniziativa ammirevole: “MaBasta!”, acronimo di: Movimento Anti Bullismo Animato da Studenti Adolescenti. Alla faccia di chi dice che la gioventù di oggi non vale niente; e i più grandi hanno appena 15 anni, con le idee sicuramente chiare. 

Sono Giorgio, Martina, Mattia, Mirko, Jacopo, Patrick, Marta, Lorenzo, Niki, Simone, Francesca, Michela, Edoardo, Alice, e hanno pensato di creare il primo movimento dal basso contro il bullismo. “Quando abbiamo parlato in classe del caso della ragazza di Pordenone ci è venuta l’idea”.  Gli studenti fanno riferimento al caso di una dodicenne di Pordenone che aveva tentato il suicidio dopo essere stata vittima del bullismo di alcuni compagni di scuola. Il progetto è supervisionato dal professore di informatica Daniele Manni (tra i 50 prof nominati per il Nobel dell’insegnamento). “Come ogni anno abbiamo cercato un’idea operativa per un lavoro in rete: vere e proprie startup da avviare subito, sin dalla scuola superiore. Leggendo i giornali ci siamo soffermati sui casi di Pordenone Nuoro e Galatone e Giorgio ha suggerito: perché non lavoriamo sul bullismo? Ora avvieremo il progetto, incontrando esperti del settore, adulti che guidino i ragazzi con la loro esperienza”. 

Gli studenti chiedono l’appoggio di tutti: “Chiediamo il sostegno e la collaborazione di tutti i ragazzi, dalle elementari alle superiori: vogliamo diventare tantissimi, con l’obiettivo di associarsi per formare una grande voce contro la prepotenza e il sopruso, perché non c’è bisogno di essere vittime per ribellarsi”. Al movimento contro il bullismo hanno già aderito alcuni importanti siti legati al mondo dell’educazione quali Your Edu Action, OrizzonteScuola, Aetnanet e MasterProf.

È un grido di protesta per tangere la sensibilità su una piaga sociale: perché i bulli, fragili a loro volta come e forse più delle vittime nonostante tutto, colpiscono laddove colgono debolezza. E i giovani del liceo ricorrono all’ausilio dei social network, decidendo di giocare proprio sullo stesso terreno dei bulli: una pagina Facebook e un sito internet autoprodotto con una campagna di video-spot e fotografie (www.mabasta.org in corso di allestimento).

"Questo movimento spontaneo, che nasce dai ragazzi, è uno dei tanti simboli di quell'Italia che non vuole piegarsi ai soprusi e alle violenze dei bulli
Mi auguro che l'iniziativa 'MaBasta!' possa raccogliere l'adesione del maggior numero di giovani in tutta Italia: il bullismo, insieme, non dovrà fare più paura a nessuno", sottolinea il sottosegretario al Ministero della Giustizia Cosimo Maria Ferri.
 

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