Obesità e anoressia compromettono la fertilità
Concepimento - Articoli
Scritto da Tatta Bis     Lunedì 06 Maggio 2013 15:53 Stampa
disturbi alimentari 180Se si desidera avere un figlio che, dopo vari tentativi ancora non arriva, bisogna fare attenzione anche alla linea: essere sottopeso o troppo in carne potrebbe mettere a rischio il vostro desiderio.
 
L'obesità e anche l'eccessiva magrezza, possono compromettere la fertilità (o comunque allungare i tempi necessari per il concepimento). Tutto ciò è dimostrato da una ricerca inglese, pubblicata sul Journal of Human Reproductive Sciences. L'obesità riduce le probabilità di concepimento spontaneo e interferisce sulla stimolazione ormonale, riducendone le probabilità di successo.
 
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Nelle donne obese l'infertilità è provocata dall'alterarsi della produzione degli ormoni steroidei che interferisce con la regolazione centrale del ciclo mestruale. Questo può determinare una riduzione del numero dei cicli, fino ad arrivare all'ìamenorrea come spiega Alessandro Dal Lago, responsabile dell'Unità operativa Sterilità e poliabortività spontanea dell'ASL Roma C di Roma.

Il tessuto adiposo, secondo dati recenti, altera il rapporto tra estrogeni e androgeni, diventando un ostacolo a una fisiologica procreazione. Le donne obese hanno più spesso l'ovaio policistico altra causa di infertilità. Ritornando ad un peso adeguato in modo graduale e duratura, si recupera la capacità riproduttiva nel 70% dei casi.
 
Un peso troppo basso o eccessivo influisce sui cicli di riproduzione assistita producendo un minor numero di follicoli, e quindi di ovociti: le donne obese richiedono dosi maggiori di gonadotropine per la stimolazione ovarica.  I tassi di fecondazione sono  più bassi, la qualità degli embrioni risulta scarsa soprattutto tra le più giovani e si rischia un aumento degli aborti rispetto alle donne normopeso.

Prima di procedere con la procreazione medicalmente assistita è meglio avere il giusto peso con una dieta corretta. L'obesità non è l’unico "disturbo" alimentare che interferisce con le capacità riproduttive, anche l’anoressia può essere causa di infertilità.

Nella maggioranza  dei casi le donne molto magre (con un indice di massa corporea inferiore a 22), hanno un deficit di estrogeni e soffrono di amenorrea, causata da una alterazione della regolazione centrale del ciclo.

Secondo lo studio, recuperare almeno il 90% del peso forma può significare tornare a essere fertili, anche se in percentuali più basse rispetto alle donne obese. Ci sono anche altri fattori, come stress o eccesso di attività fisica,che ostacolano il recupero della funzione ovulatoria in circa il 30% dei casi.

Pietro Migliaccio, presidente della Società Italiana di Scienza dell'Alimentazione dichiara che non bisogna considerare solo l'indice di massa corporea, per favorire l’ovulazione e il concepimento, serve il giusto apporto di nutrienti specifici (vitamina A ed E, le più interessate alla funzionalità dell’apparato riproduttivo).

Questi sono contenuti nei cibi tipici della dieta mediterranea, come pesce, frutta, verdura e legumi. Se la gravidanza si fa attendere una responsabilità possono averla anche i chili in più o in meno degli uomini. Negli uomini obesi o in sovrappeso gli spermatozoi sono più lenti e inferiori numericamente rispetto a chi ha un peso nella norma.
 
Un recente studio dell'Harvard Medical School di Boston, pubblicato su Human Reproduction dimostra che esiste una correlazione tra obesità e infertilità maschile. Secondo i dati  il 71% di chi aveva problemi d'infertilità era obeso. L'alimentazione può avere un effetto protettivo nei confronti di infertilità e disfunzione erettile. Un elevato consumo di acidi grassi Omega 3, presenti nel pesce azzurro e negli oli vegetali, è associato a spermatozoi più "sani".

Una alimentazione sana ed equilibrata contribuisce a prevenire danni al sistema vascolare e  ripercussioni negative sulla funzione erettile.

 
 

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