Potrebbe esserci un legame fra stimolazione ovarica e sindrome di Down
Concepimento - Articoli
Scritto da Angela Messina     Martedì 05 Luglio 2011 09:13 Stampa
stimolazione ovaricaNegli ultimi anni sempre più coppie ricorrono alla procreazione medicalmente assistita per avere un bambino. Un gruppo di studiosi londinesi del Centro di fertilità, Ginecologia e Genetica di Londra, sostengono che utilizzare ormoni per stimolare le ovaie comporti un rischio maggiore di avere un bambino con la sindrome di Down. Lo studio è stato presentato al Congresso annuale della Società Europea di Embriologia e Riproduzione Umana. I ricercatori non sono ancora in grado di fornire un percentuale che lega la stimolazione ovarica con la nascita di figli Down e sono dunque necessari ulteriori approfondimenti per confermare l’ipotesi degli studiosi londinesi.

Secondo i ricercatori, i farmaci usati per la stimolazione dell'ovaio, agiscono sulla struttura genetica degli ovuli e a lungo andare possono danneggiarla. Inoltre, stimolandone la produzione in modo accelerato, si altera il processo di duplicazione dei cromosomi e si rischia dunque di creare la situazione di anomalia cromosomica che genera bambini con la Sindrome di Down.

la sindrome di down potrebbe essere collegata alla stimolazione ovarica per la PMA
L’unico dato certo, già noto agli esperti, è che la probabilità di concepire un figlio con problemi genetici come la sindrome di Down, aumenta con l’ avanzare dell’età della madre, in particolare superati i 35 anni. Resta però da considerare che  fino all’80 per cento dei bambini nati con sindrome di Down viene oggi concepita da madri al di sotto dei 35 anni, questo perché le donne nella fascia d’età tra i 24 e i 30 anni mettono al mondo più figli. Ulteriori studi sono in corso per confermare la scoperta fin qui descritta.
 

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