Onda presenta il "Manifesto sulla salute della donna"
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Scritto da Tatta Bis     Lunedì 26 Ottobre 2015 14:04 Stampa
donna logoNasce il "Manifesto sulla salute della donna", per orientare il sistema sanitario italiano a una maggiore considerazione delle specificità della salute femminile,  è stato presentato a Expo 2015 da Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna, alla presenza della sua presidente, Francesca Marzagora, e del presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Walter Ricciardi.
 
Il documento è stato inoltre sottoscritto dal Comitato Scientifico di Onda e vuole essere un impegno concreto per il triennio 2016-2018.
 
donne ridono

Il documento è costituito da 12 punti che comprendono il miglioramento della qualità e accessibilità dei servizi ospedalieri, in un’ottica gender-oriented, la sicurezza dei punti nascita, la salute sessuale e riproduttiva alle malattie cardio-vascolari, la lotta alla depressione e ai tumori, contrasto dell’obesità e del dolore cronico, patologie immuno-reumatiche, prevenzione del decadimento cognitivo, tutela della donna anziana e l’attivazione di un codice rosa nei Pronto Soccorso per i casi di violenza.
 
La fotografia dello stato di salute delle italiane, che emerge dai dati illustrati durante la conferenza, conferma l’importanza di un’operazione di questo tipo: la depressione, ad esempio, colpisce le donne in maniera doppia rispetto agli uomini, e in Italia ne soffrono più di 2 milioni di donne. 
 
Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di decessi femminili in Europa (51% contro il 42% di quelli maschili).
 
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2030 un’italiana su due avrà problemi di sovrappeso e il 15% sarà obesa (contro il 10% nel 2010), il 10% circa dei parti avviene in luoghi non sicuri e solo il 16% delle giovani ha rapporti sessuali protetti. 
 
Per quanto riguarda le anziane, le donne vivono più a lungo e si ammalano di più degli uomini e nel 2050 l’Italia sarà il Paese più vecchio d’Europa. 
 
Per quanto riguarda la violenza sulle donne, 6 milioni e 743 mila italiane tra i 16 e i 70 anni sono vittime di abusi fisici e sessuali, circa un milione ha subito stupri o tentati stupri e la violenza domestica è la seconda causa di morte per le donne in gravidanza.
 
Maschi e femmine sono biologicamente diversi, tutte le iniziative che sottolineano la necessità di approcciare in modo diverso la salute maschile e femminile sono contributi preziosi alla costruzione di una medicina moderna, che progetta una sanità che tiene conto delle differenze tra uomini e donne e promuove la qualità della vita: un obiettivo che non può essere disgiunto dagli interventi terapeutici. Le differenze di genere devono portare, anche secondo gli esperti, ad una medicina più completa e funzionale.
 
 

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