Lo stress logora il cervello delle donne di mezz'età
Donna - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Martedì 01 Ottobre 2013 14:55 Stampa
StressUno studio internazionale, ultradecennale, appena pubblicato sul "British Medical Journal Open", rivela che lo stress logora maggiormente le donne di mezz'età. Il pericolo di sviluppare in seguito il morbo di Alzheimer cresce del 21% se, tra i 40 e i 50 anni, le preoccupazioni hanno assunto rilievo patologico sotto forma di disturbi del sonno, ansia o irritabilità.
 
Questo è il più grande studio prospettico condotto in Svezia e intitolato e iniziato nel 1968 coinvolgendo 800 donne che allora avevano in media 40-50 anni. 
 
Donna stressata

Il lavoro è firmato dal gruppo di Lena Johansson dell'Istituto di neuroscienze e fisiologia dell'accademia Sahlgrenscka dell'università di Gothenburg. Le donne sono state seguite per alcuni decenni e sin dall'inizio è stato chiesto loro se avessero fatto esperienza dei più incisivi fattori di stress noti, tra cui divorzio, morte del partner, morte o malattia di un figlio, disturbi mentali seri o problemi di alcolismo in famiglia. 
 
I ricercatori hanno chiesto inoltre se le donne avessero disturbi del sonno o altri sintomi di disagio psicologico quali ansia, paura, irritabilità e se avessero avuto uno di questi sintomi nei cinque anni precedenti.
 
Emerge che una donna su quattro aveva fatto esperienza di almeno uno dei fattori di stress più comuni, e un'uguale proporzione di donne di almeno due di essi. 
 
Incrociando tutti i dati e le informazioni desunte dai questionari, è emerso che, a parità di altri fattori di rischio noti per la demenza, le donne che hanno vissuto condizioni di stress tra i 40-50 anni avevano un rischio di ammalarsi di Alzheimer del 21% maggiore e un rischio di demenza in generale del 15% maggiore. 
 
Esiste quindi la possibilità che in vario modo lo stress "impatti"sulla salute del cervello causando dei cambiamenti che alla lunga saranno deleteri. Il rischio di demenza è risultato tanto maggiore quanto più stressante è l'evento affrontato.
 
L'ipotesi di Johansson e colleghi è che gli ormoni dello stress, che possono rimanere a livelli elevati per molti anni dopo un trauma, provochino pericolose alterazioni nel cervello. 
 
Tuttavia i ricercatori sottolineano sia la necessità di condurre ulteriori studi sia per comprendere meglio il fenomeno anche negli uomini sia per verificare se terapia comportamentale e controllo dello stress possano essere un utile strumento nella lotta contro le demenze.
 
 

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