Il Consiglio dei Ministri ha approvato questa mattina il disegno di legge per l'Istituzione del Registro Nazionale degli impianti protesici mammari: vietata la chirurgia plastica al seno per le minorenni, fatta eccezione per i casi di asimmetrie o motivazioni cliniche, e verrà istituito un nuovo registro dove tracciare tutti gli interventi, le tecniche utilizzate e gli impianti inseriti.

Rifarsi il seno è una pratica sempre in ascesa anche tra le adolescenti, così com'è divenuta una moda per il mondo maschile, e spesso viene molto sottovalutato il rischio che si corre con gli impianti al seno. Sono circa 100.000 gli interventi all'anno in Italia di cui solo il 20% per motivi di salute.

Fino ad oggi in Italia non si era mai fatto nulla per questioni legate alla chirurgia plastica, e adesso siamo invece i primi ad attuare queste restrizioni adeguandoci al registro europeo.

L'80% dei ricorso alla chirurgia estetica, dipende da fattori puramente estetici, senza poi considerarne le conseguenze. Basti pensare ai possibili riscontri sull'allattamento al seno, o sui normali screening di controllo al seno resi complicati dalle protesi mammarie.

Inoltre, grazie al Registro, ogni donna che si sottopone a intervento, può tenere traccia di quello a cui è stata sottoposta con tanto di indicazione rispetto alla protesi impiantata, alla posizione in cui è stata inserita e quale tipo di intervento è avvenuto.

Privacy tutelata, visto che solo il medico, il Ministero della Salute e le Regioni, oltre che la paziente nello specifico, possono accedere a questi dati.