I sintomi come la tosse non vanno, ovviamente, sottovalutati quando si è in stato interessante: è durante questi 9 mesi, infatti, che non è possibile ricorrere a molti farmaci per ovvi motivi. La tosse può essere sia grassa che secca, ma i disturbi provocati sono simili ed è sempre consigliabile curarla il prima possibile per evitare rischi per il bimbo o che si trasformi in influenza con febbre. 

A molte donne che aspettano un bambino, spesso capita di non riuscire a dormire e di soffrire d'insonnia, appunto. Di sicuro alla base può esserci qualche elemento psicologico, come un po' d'ansia, qualche preoccupazione in generale o dei fattori ormonali. 

A ciò si aggiungono, soprattutto nella seconda metà della gravidanza, possibili “fastidi” fisici: il bisogno di fare pipì più spesso, un po’ di mal di schiena, bruciore di stomaco notturno, qualche difficoltà a respirare bene o a trovare una posizione comoda a causa del pancione un po’ ingombrante. O ancora, il bimbo potrebbe muoversi proprio nel momento in cui la mamma decide di riposare.

Beh, alcol e fumo non sono le uniche cose da evitare in gravidanza. Però, se in questi casi il divieto è tassativo, per quanto riguarda altri alimenti o comportamenti o abitudini forse qualche eccezione ogni tanto si può fare. Vediamo ad esempio il comportamento da adottare nei confronti di una bevanda amata da molte donne: il caffè, e cosa comporta la sua assunzione in gravidanza, stando a ciò che svelano le ultime ricerche.

Non spaventatevi di fronte a quanto si sta per rendere noto, piuttosto sensibilizzatevi: il caffè in gravidanza può causare leucemia al bambino. A lanciare l'allarme è uno studio della Bristol University pubblicato sulla rivista American Journal of Obstetrics and Gynaecology. Attenzione quindi a non bere più di due tazzine al giorno.

Ogni futura mamma sa che in gravidanza le accortezze sul proprio stile di vita devono essere massime, poichè qualsiasi suo comportamento influenza la salute del bebè. Quindi, ovviamente, questa espressione si declina a tutto, in primis all'alimentazione.

Innanzitutto il consumo di alcolici è assolutamente vietato. L’alcol assunto in gravidanza attraversa la placenta e raggiunge il bambino che però non è ancora in grado i metabolizzare questa sostanza: le conseguenza sono danni, specie neurologici. Visto che a oggi non è stata individuata in maniera univoca una soglia di sicurezza sotto la quale gli effetti dell’alcol sono trascurabili per il bambino, l’indicazione è quella di una rinuncia totale a vino e cocktail.

Non mangiare per due, ma due volte meglio. Dovrebbe essere questo il concetto base che devono seguire le gestanti per la loro alimentazione quotidiana, espresso in particolare dalla dottoressa Carla Lertola, specialista in alimentazione, e dal dottor Paolo Beretta, direttore dell’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia di Busto Arsizio e Gallarate.

La dottoressa Lertola ha spiegato come comporre un pasto partendo dai cereali integrali, proseguendo con proteine salutari accompagnate da verdure e ortaggi per poi concludere con la frutta, ottima questa anche per gli spuntini tra i pasti, riprendendo la dieta mediterranea.