Un'altra lite in sala parto a Messina ed un neonato in coma
Gravidanza - Articoli
Scritto da Maria Ida Longo     Lunedì 20 Settembre 2010 16:39 Stampa
Un altra lite in sala parto A quasi un mese di distanza dalla vicenda "lite in sala parto" al Policlinico di Messina, che ha causato la perdita dell'utero da parte della partoriente e danni cerebrali al bambino, un altro episodio analogo è capitato una settimana fa sempre nel capoluogo siciliano, questa volta però all'Ospedale "Papardo".

Anche questa volta, il diverbio è stato causato dalla diversità di vedute sulla scelta tra parto naturale e taglio cesareo per la neomamma 24enne, Ivana Rigano, che si trovava in avanzata fase di travaglio.

La donna ha partorito dopo diverse ore di travaglio
La puerpera, alla sua prima gravidanza, era in attesa del taglio cesareo deciso dal suo ginecologo Rosario Pino, il quale aveva predisposto l'intervento per salvaguardare sia la salute della madre che quella del piccolo, visto che il peso del nascituro era superiore ai 4 kg.

Intanto però, sarebbero intervenuti il primario Francesco Abate ed il suo aiuto Saverio Eposito che avrebbero strappato i moduli del consenso per il cesareo già firmato dai genitori, ordinando che si procedesse col parto naturale: i familiari di Ivana Rigano hanno reagito aggredendo il primario e la giovane donna ha potuto partorire soltanto 4 ore dopo.

Il neonato purtroppo sarebbe rimasto per qualche minuto senza ossigeno, oltre che incastrato a causa delle sue dimensioni, questo ha comportato lesioni cerebrali e danni agli arti superiori e adesso si trova al Policlinico di Messina nel reparto di terapia intensiva in coma farmacologico.

I genitori, due giorni fà, hanno deciso così di sporgere denuncia ai carabinieri: intanto il sostituto procuratore, Anna Maria Arena, ha già aperto un'inchiesta al momento contro ignoti, intanto le cartelle cliniche del piccolo sono state già sequestrate.

Fonte:  Adnkronos
 

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