Le donne italiane diventano mamme sempre più tardi e rispetto ad un secolo fa, l'età in cui la donna dà alla luce il suo primo, e spesso unico, figlio, si è spostata in avanti di 16 anni.

Oggi la prima gravidanza arriva, solitamente, dopo i 31 anni, con conseguente percentuale più alta fra primipare ultraquarantenni.

Varie le ragioni alla base della scelta delle donne di posticipare la maternità, ma Alessandra Graziottin, direttotre del centro di ginecologia dell'Opsedale San Raffaele Resnati di Milano, fa presente che ciò è alla base dell'aumento di una patologia come l'endometriosi, più frequente con gravidanze tardive.

Del resto tutto si è dilatato nel tempo: l’allontanamento dalla casa genitoriale a causa degli studi universitari, le difficoltà economiche per il raggiungimento dell’autonomia e lo svincolo determinano una permanenza più lunga nelle case dei genitori, con la conseguenza di raggiungere più tardi la convivenza o il matrimonio e quindi la gravidanza.

Secondo i dati diffusi durante il congresso, la fecondità attuale in Italia è di 1,4, numero insufficiente  a mantenere gli italiani; oggi abbiamo una speranza di vita oltre 84 anni e abbiamo abbassato a 3,3 ogni mille, rispetto a 160, la quota dei bambini che muoiono ne primi giorni di vita.