Gravidanza: mangiare il salmone fa bene
Gravidanza - Articoli
Scritto da Angela Messina     Mercoledì 21 Marzo 2012 15:32 Stampa
gravidanzaIn gravidanza è importante mangiare bene e in modo vario e fra i cibi che non devono mancare nell'alimentazione della gestante, un ruolo di rilievo ce l'ha il pesce, per la presenza di acidi grassi essenziali come l'omega 3.

Fra i pesci ricchi di omega 3 che si possono assumere in gravidanza, assume un ruolo rilevante il salmone, come dimostrato da una ricerca svolta dall’Università di Granada, che suggerisce l'assunzione di due porzioni di salmone a settimana.

gravidanza: mangiare salmone fa bene
La ricerca, promossa nell’ambito di un progetto finanziato dal VI Programma quadro dell’UE, The Salmon in Pregnancy Study (SiPS), mostra come una dieta ricca di adeguati livelli di omega-3 migliora le difese antiossidanti sia nella madre che nel bambino; apporta elementi come selenio e retinolo e non altera i livelli di stress ossidativo, la risposta infiammatoria e l’omeostasi vascolare.

La ricerca, curata dal dottor García-Rodríguez CE, ha coinvolto un campione di donne in gravidanza, selezionate per la dieta scarsa di pesce e poi suddivise in due gruppi. Le appartenenti al primo gruppo sono state invitate a mangiare due porzioni di salmone a settimana, a partire dalla ventesima settimana di gravidanza e fino al termine, le donne del secondo gruppo, quello di controllo, hanno continuato a seguire la propria abituale dieta per lo stesso periodo di tempo delle prime.

Per verificare gli effetti delle dieta ricca di salmone, i ricercatori hanno prelevato dei campioni di sangue e urina delle partecipanti alla ventesima settimana di gravidanza, alla trentaquattresima alla trentottesima settimana e al parto. Le analisi hanno permesso di scoprire che la concentrazione di acidi grassi omega-3 migliorava quando le donne incinte che assumevano poco pesce passavano a una dieta che includeva le due porzioni settimanali. Non solo i livelli di omega-3 aumentavano nella donna, ma anche nel bambino che raggiungeva la soglia minima consigliata.

Infine, sono state rilevate modifiche positive nei marcatori legati all’ossidazione e al danno ossidativo nel DNA. I risultati, secondo i ricercatori, suggeriscono pertanto che l’assunzione di due porzioni a settimana di salmone durante la gravidanza contribuiscano a tenere sotto controllo lo stress ossidativo, sia nella mamma che nel bambino. Va tuttavia detto che il salmone utilizzato nello studio proveniva da un allevamento ittico ed era sottoposto a un regime alimentare controllato, che prevedeva un arricchimento in acidi grassi omega-3. Il problema con altri pesci non allevati e provenienti da acque non controllate è la possibile presenza di mercurio che, invece, può essere dannoso per la salute e ancora di più per un feto.

 

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