Una delle patologie più pericolose che può colpire la donna durante la gravidanza è la pre-eclampsia e secondo alcuni studi l'assunzione di psicofarmaci ne può favorire l'insorgenza.

Uno studio svolto dal CHU Sainte-Justine University Hospital Research Center in Canada e pubblicato sul British Journal of Clinical Pharmacology mette in evidenza come fra le gestanti che facevano uso si antidepressivi, era maggiore l'incidenza di casi di ipertensione, sebbene ancora non ci sia una dimostrazione certa del nesso fra l'uso di SSRI e l'ipertensione in gravidanza.

I ricercatori hanno coinvolto 1.216 donne incinte con diagnosi di ipertensione indotta dalla gravidanza, ma non interessate dal problema prima di restare incinta. Alcune delle partecipanti poi avevano anche sviluppato la pre-eclampsia. Le analisi hanno mostrato che chi assumeva farmaci antidepressivi era collegata a un’incidenza complessiva dal 2 al 3,2% di ipertensione, con un rischio relativo aumentato del 60%. In alcuni casi di farmaci specifici, l’incidenza aumentava al 3,6% con un rischio relativo dell’81%.

Il dottor Anick Berard, coordinatore della ricerca spiega che questi risultati sono un indicatore precoce del rischio attribuibile al trattamento con farmaco antidepressivo superiore a quello che può essere attribuito alla depressione o disturbi d’ansia, in assenza di trattamento farmacologico. Nonostante i risultati però i ricercatori non si sentono di poter sconsigliare l'uso di antidepressivi in gravidanza, poichè l’interruzione delle cure è associata a un rischio di recidive e depressione post-parto.

Ovviamente non si può generalizzare e bisogna valutare ogni caso alla volta, poichè il rischio zero non esiste, però questa ricerca pone l'accento sulla necessità di un'attenta valutazione dei rischi che comporta l'uso di antidepressivi in gravidanza.