Procreazione: è possibile sostituire il Dna mitocondriale portatore di malattie ereditarie
Gravidanza - Articoli
Scritto da Angela Messina     Giovedì 25 Ottobre 2012 13:56 Stampa
fecondazioneMolte malattie a carattere ereditario derivano da alterazioni del Dna mitocondriale, che non si trova all'interno del nucleo e che viene trasmesso per via materna. Una sperimentazione della Oregon Health and Science University dimostra per la prima volta la possibilità di trapiantare il Dna mitocondriale (mtDna) umano.

Il gruppo di ricercatori, guidato da Shoukhrat Mitalipov, è riuscito a sostituire l'mtDna negli ovociti umani, pubblicandone i dettagli sulla rivista Nature. I mitocondri sono organelli dotati di un proprio Dna e costituiscono il nucleo energetico della cellula. Vengono ereditati per via materna, in quanto assenti negli spermatozoi.

ricerca sui mitocondri
Le malattie mitocondriali, che colpiscono 1 bambino su 4000, si caratterizzano per il fatto di colpire gli organi e i tessuti che più degli altri hanno bisogno di energia, ad esempio cuore, muscoli, cervello, reni.

I ricercatori hanno trapiantato il Dna mitocondriale in 65 ovociti umani donati a fini di ricerca, mentre 33 sono stati utilizzati come controllo. Dagli ovociti nei quali è stato eseguito il trapianto sono stati ottenuti embrioni e da questi cellule staminali. Il tasso di fertilizzazione dopo il trasferimento (73%) era simile a quello riscontrato negli ovociti controllati (75%), anche se più della metà mostrava anomalie.

La stessa tecnica era stata già applicata con successo in alcuni primati, che oggi hanno tre anni e godono di ottima salute. Per trasformare questa tecnica in una terapia sono necessari ulteriori studi clinici.

In Gran Bretagna l'università di Newcastle ha ottenuto lo stesso risultato con una procedura leggermente diversa, che prevede prima di fecondare l'ovulo e poi di prelevare il nucleo trapiantandolo in uno sano. Anche se le applicazioni sull'uomo sono ancora lontane anni, il segretario alla Salute britannico ha lanciato una consultazione pubblica sul tema a cui tutti possono partecipare, che terminerà a metà del prossimo anno.

Approfondimento: Nature
 

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