Il bambino comincia ad imparare la lingua madre già nel pancione
Gravidanza - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Venerdì 04 Gennaio 2013 17:44 Stampa
ecografiaI meccanismi sensoriali per l'udito si sviluppano dopo 30 settimane di gestazione e il nuovo studio dimostra che i bambini non ancora nati ascoltano le loro madri parlare durante le ultime 10 settimane di gravidanza e alla nascita. La ricerca dell'Università di Washington e pubblicata sulla rivista Acta Paediatrica dimostra come il nascituro inizia ad apprendere le parole sin dai mesi di gestazione.

Mentre sono ancora nella pancia i bebè studiano il linguaggio dalle loro mamme: questo è emerso da questo studio. La ricerca ha dimostrato inoltre che i bimbi nati da poche ore sanno distinguere i suoni di una lingua sconosciuta da quelli appartenenti a quella nativa. Secondo gli studiosi il feto inizia ad apprendere l'idioma sin da quando cresce nel ventre materno, cioè molto prima di quanto si pensasse finora.


manomamma e neonato
I meccanismi sensoriali e cerebrali si sviluppano infatti alla 30esima settimana e il nuovo studio dimostra che nelle ultime dieci settimane nel pancione, il bebè ascolta la mamma parlare e alla nascita può dimostrare di aver sentito. La mamma influenza maggiormente il cervello del bambino e i suoni vocali da lei emessi nei suoi discorsi sono il punto di riferimento più forte e il feto si fissa su questi.

Una precedente ricerca effettuata da Kathleen Wermke, dell'Università di Wurzburg (Germania) rivelava che i neonati nascono pronti ad apprendere e sono in grado di intuire le differenze fra i suoni del linguaggio entro i primi mesi di vita. In quel caso ricercatori francesi e tedeschi dimostrarono che il pianto dei bambini è simile ai modelli melodici della lingua che hanno sentito ancora prima di nascere. Fino ad ora non esistevano prove del fatto che le "lezioni" cominciassero già in utero.

Nello studio sono stati esaminati 40 neonati (maschi e femmine) nati 30 ore prima. Il test è stato portato avanti a Tacoma, negli Stati Uniti, e a Stoccolma, in Svezia. Nelle nursery degli ospedali, i bebè hanno ascoltato i suoni vocali della loro lingua madre e di una lingua straniera. Il loro interesse per i suoni è stato valutato da quanto a lungo succhiavano un ciuccio collegato a un computer.

Questo strumento ha permesso di misurare le loro reazioni. Il risultato mostra come i neonati succhiavano più a lungo quando ascoltavano la lingua straniera, meno in presenza di suoni della propria lingua. La differenza di reazione (riscontrata sia negli Stati Uniti che in Svezia) indica che i piccoli sono capaci di distinguere fra i suoni ascoltati in utero. Questo è il primo studio che "fotografa" l'apprendimento prenatale dei feti riguardo ai suoni e alla specifica musicalità del linguaggio materno.

Per gli scienziati i bambini sono i migliori allievi e scoprire come assorbono le informazioni potrebbe far luce sull'apprendimento durante tutto l'arco della vita. I ricercatori vorrebbero scoprire qual è la magia che scatta nella prima infanzia, quando i piccoli sono come spugne e che sparisce in età adulta. Per i ricercatori le mamme devono seguire un unico consiglio: parlare ai bambini non solo dai primi mesi di vita, ma anche quando sono nel pancione.

 
 

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