Il latte materno contiene più di 700 batteri
Gravidanza - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Lunedì 07 Gennaio 2013 09:58 Stampa
allattamento Il latte materno è la principale fonte di nutrimento nei primi mesi di vita dei neonati, in esso sono presenti però più di 700 ceppi batterici. La scoperta, fatta da ricercatori spagnoli, ha portato alla tracciatura della mappa microbiota batterica. Questo alimento contiene oltre 700 specie di batteri, il ruolo dei batteri non è ben chiaro ma, si ritiene che questo sia uno scambio utile alla formazione del microbiota batterico intestinale del bambino e al sistema immunitario.

I ricercatori hanno rivelato una diversità microbica più grande di quanto si pensasse. Secondo quanto riportato da SINC, gli scienziati hanno usato una tecnica basata sul sequenziamento massiccio del DNA. Questo per identificare l'insieme dei batteri presenti nel colostro ed è stato battezzato "microbioma". Si presenta come il complesso del patrimonio genetico, e le interazioni ambientali, della totalità dei microrganismi presenti in un preciso ambiente.


mamma che allatta
Il colostro è la prima secrezione delle ghiandole mammarie dopo il parto, ed è questo il primo liquido che il neonato assume durante la poppata. Ed è qui che sono stati trovati dagli scienziati gli oltre 700 tipi di batteri.

Tra le molte specie di batteri trovati nei campioni di colostro, quelle più comuni erano: Weissella, Leuconostoc, Staphylococcus, Streptococcus e Lactococcus. Nel latte materno prodotto tra il primo e il sesto mese, sono stati osservati anche batteri tipici della cavità orale come Veillonella, Leptotrichia e Prevotella.

Tra gli autori dello studio c'è la dottoressa María Carmen Collado, ricercatrice presso l'instituto de Agroquímica y Tecnología de Alimentos (IATA-CSIC) e Alex Mira, ricercatore presso il Centro Superior de Investigación en Salud Pública (CSISP-GVA). L'equipe non sa ancora se questi batteri colonizzino la bocca del bambino o se siano invece i batteri orali del bambino allattato al seno a penetrare nel latte materno, e quindi cambiare la sua composizione.

Tra le diverse ipotesi sulla differenza di composizione del latte materno e del colostro, vi è quella dell'influenza ormonale e dello stress: i ricercatori hanno scoperto che vi era un microbiota diverso tra le madri in sovrappeso e quelle che rientravano nell'aumento di peso previsto dalla gravidanza, infatti il latte delle prime presentava un minore numero di batteri.

Allo stesso modo, la composizione batterica era diversa tra le donne che avevano partorito per mezzo di un taglio cesareo programmato e quelle che avevano partorito in modo naturale: anche in questo caso, il latte delle madri sottoposte a cesareo programmato era meno ricco in batteri. Le donne che invece non avevano programmato il parto cesareo presentavano un latte simile a quello del parto vaginale.

I batteri presenti nel colostro e nel latte materno si presume abbiano un ruolo nello sviluppo del sistema immunitario del bambino. I batteri scoperti nel latte materno in questo studio sono forse importanti per lo sviluppo del sistema immunitario e la loro aggiunta al latte artificiale potrebbe diminuire il rischio di allergie, asma e malattie autoimmuni nei neonati. I risultati dello studio sono stati pubblicati sul Journal of Clinical Nutrition.

 
 

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