L'apprendimento dei bambini comincia nel ventre materno
Gravidanza - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Martedì 05 Novembre 2013 12:43 Stampa
bimboprenatale logoDal momento in cui i bimbi sono nella pancia della mamma cominciano il loro apprendimento: in questa fase è forte il legame tra il nascituro e la madre, al punto che il feto assorbe tutti gli stimoli ricevuti e li conserva anche nei mesi successivi. 
 
Un gruppo di scienziati finlandesi ha scoperto che la prima ninna nanna che si ascolta e non si scorderà mai nella vita è la nenia che di solito le puerpere cantano ai piccoli, dopo il parto, per almeno 4 mesi il neonato ne riconosce il suono.
 
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Il gruppo di ricercatori dell'Università di Helsinki ha scritto che tanto basta riascoltare la ninna nanna  perchè il cervello dei piccoli si accenda. Come si legge sull'autorevole pubblicazione Plus, i medici hanno fatto un esperimento, hanno reclutato 24 volontarie che avevano superato il sesto di gravidanza.

Alle donne in gravidanza, è stato chiesto di appoggiare un diffusore di suoni sul loro pancione, in modo che il nascituro ascoltasse una nota nenia inglese ("Twinkle Twinkle Little Star"). La cosa è stata poi ripetuta per cinque giorni a settimana.
 
Il risultato, come si legge su Plus è che utilizzando scanner non invasivi, i ricercatori hanno osservato che subito dopo la nascita, e per i 4 mesi successivi, il cervello dei bebè che in utero avevano familiarizzato con la ninna nanna reagivano alla melodia in modo molto più forte rispetto agli altri.

Per i medici finlandesi è stato facile dimostrare che già  durante la vita fetale i bimbi sono in grado di memorizzare suoni provenienti dal mondo esterno, riconoscendoli anche dopo essere venuti alla luce, almeno per i primi 4 mesi dopo il parto.
 
Eino Partanen, il dottorando che ha guidato lo studio, ha capito che, benché precedenti ricerche indicassero che il feto può captare anche delle parole dall'esterno, ancora non si sapeva per quanto a lungo riuscisse a trattenere le informazioni raccolte.

Questi risultati mostrano che la capacità di apprendimento dei bambini è precocissima, e che apparentemente gli effetti di quanto appreso permangono nel cervello per molto tempo.
 
Ricerche precedenti avevano dimostrato anche che i neonati cominciano ad apprendere l'idioma della mamma già durante la gestazione e che il processo di apprendimento e memorizzazione del linguaggio avviene quando il bambino si trova ancora nel grembo materno.
 
Quest'ultimo studio è degli scienziati dell'ILBS, Institute for Learning & Brain Sciences, alla 30esima settimana di gestazione i meccanismi sensoriali e cerebrali che promuovono il senso dell'udito risultano già sviluppati.

Questo consente al nascituro di predisporsi all'ascolto dei discorsi della mamma fin dalle ultime dieci settimane di gravidanza e questa capacità gli permette di capire quanto si dice intorno a lui una volta nato.
 
Questo è stato il primo studio a mostrare come i feti imparino i suoni specifici del linguaggio materno già nella fase prenatale e traspone il risultato misurabile dell'esperienza con i suoni del linguaggio da 6 mesi di età a prima della nascita.
 
I risultati avevano messo in evidenza che i neonati succhiavano più a lungo in presenza di una lingua straniera, meno all'ascolto della propria, sono in grado di distinguere i suoni familiari da quelli che non lo sono anche a poche ore dalla nascita.
 
Questa ricerca sottolinea come la capacità di apprendimento durante la prima infanzia rappresenti un bene prezioso da sfruttare anche in età adulta ma soprattutto dimostra come il rapporto che lega il feto alla mamma sia molto più attivo e profondo di quanto si possa immaginare.
 
 

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