Radiazioni elettromagnetiche pericolose soprattutto per bambini e feti
Gravidanza - Articoli
Scritto da Mary     Giovedì 15 Gennaio 2015 08:45 Stampa
Bambina MusicaLe radiazioni elettromagnetiche possono essere davvero pericolose, soprattutto per i bambini e feti. L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IRIC) classifica i campi elettromagnetici a radiofrequenza come Gruppo 2B (ovvero forsecancerogeni per l'uomo), la stessa categoria a cui appartengono piombo, cloroformio, vapori della benzina e il DDT.

Fonti di radiazioni includono televisori, forni a microonde, telefoni cellulari e dispositivi Wi-Fi. La prima cosa da evitare secondo gli esperti è  che bambini, ragazzi e donne incinte posizionino i loro cellulari nei vestiti. In questo modo infatti si crea una sovraesposizione ancora più pericolosa.

bimbo al computer
Secondo un rapporto pubblicato sul Journal of Microscopy and Ultrastructure dal titolo “Perché i bambini assorbono più le radiazioni a microonde rispetto agli adulti: le conseguenze”, condotto analizzando una serie di studi precedenti e attraverso delle simulazioni al computer, non solo i bambini ma ancor di più i feti assorbono una maggiore quantità di radiazioni rispetto agli adulti. Ciò è dovuto al fatto che i loro corpi sono più piccoli, il loro cranio più sottile e il tessuto cerebrale più assorbente.

Gli autori dello studio sostengono anche che i governi non stiano facendo abbastanza per avvertire dei rischi la popolazione e che gli attuali limiti di esposizione siano insufficienti e dovrebbero essere rivisti.

Grazie agli studi analizzati si è potuto notare che un’esposizione elevata comportava una maggiore comparsa di tumori al cervello e ghiandole salivari, basso numero di spermatozoi nei maschi e maggiori rischi di cancro al seno nelle donne. I ricercatori hanno inoltre osservato che il tempo medio tra l'esposizione ad una sostanza cancerogena e la comparsa di un tumore è di tre o più decenni. Ciò significa che per vedere i reali effetti che potrebbero aver avuto le radiazioni sui bambini bisognerà attendere l'età adulta.
 
 

 
 
 

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