Gravidanza e tumore: ci si può curare senza danneggiare il bambino
Donna - Articoli
Scritto da Maria Rea     Martedì 30 Settembre 2014 07:00 Stampa
Gravidanza 2Due studi presentati a Madrid nel congresso della Società Europea di Oncologia medica (Esmo) sembrano confortare le future madri colpite da tumore. Secondo i medici che hanno partecipato a tali ricerche infatti, gravidanza e tumore, due eventi ritenuti inconciliabili e frutto di scelte drammatiche tra seguire la terapia o far nascere il bambino, in molti casi non si escludono. Dunque, con alcuni accorgimenti possono essere entrambi portati avanti.

Nel primo studio sono stati confrontati 38 bimbi dell'età media di due anni, esposti alla chemioterapia durante la gestazione con altri bambini nati da mamme che non sono state vittime di tale malattia. Dal confronto si è potuto osservare che sia lo sviluppo mentale che quello cardiaco sono risultati paragonabili.

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Nel secondo studio invece, sono stati analizzati 16 bambini e 10 adulti che erano stati esposti a radioterapia e lo sviluppo neuropsicologico e comportamentale, oltre alla salute generale, sono risultati normali per tutti i soggetti tranne uno, in cui però altri fattori potrebbero aver inciso.
 
''Il messaggio principale per le donne è che la scelta non è inevitabile e in molti casi ci sono altre opzioni da tenere in considerazione'', spiega Frederic Amant, del Policlinico belga di Lovanio. ''Abbiamo visto ad esempio - prosegue - che per i tumori del seno e del sangue, i più comuni in questa fascia di età, almeno alcuni farmaci non danneggiano i bambini se somministrati dopo il primo trimestre di gravidanza. Fanno eccezione la leucemia acuta, che va trattata già nel primo trimestre, e i tumori della cervice uterina, troppo 'vicini' al bambino''.

Per la radioterapia, sottolinea Amant, vale il discorso opposto rispetto alla chemioterapia. In questo caso è meglio intervenire prima possibile perchè il bambino è ancora molto piccolo ed è quindi molto più difficile che venga colpito dalle radiazioni, mentre nel terzo trimestre la posizione della testa, molto in alto, rende difficile trattare alcune forme di tumore, come quello del seno.



 

 

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