Bere tutti i giorni il tè protegge dal cancro ovarico
Donna - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Mercoledì 29 Ottobre 2014 15:30 Stampa
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Bere tè ogni giorno, in particolare quello nero, riduce del 31% il rischio di cancro ovarico: ecco quanto suggerito da un nuovo studio della University of East Anglia (UEA) che ha analizzato le abitudini alimentari di quasi 180 mila donne, di età compresa tra i 25 e i 55 anni.

La prof.ssa Aedin Cassidy e colleghi dell’UEA hanno scoperto che le donne che bevono due tazzine di tè al giorno hanno una riduzione di un terzo del rischio di cancro alle ovaie, anche coloro che consumavano agrumi o bevevano il loro succo, beneficiavano di questo effetto anticancro.

Tè


Secondo Cassidy e colleghi, il vantaggio sul cancro sarebbe dovuto all’azione degli antiossidanti, i flavonoidi, di cui il tè e gli agrumi sarebbero ricchi, hanno effetti benefici sull’organismo e sulla salute in generale e ancora di più nei confronti dell’ossidazione.

Delle precedenti ricerche (quella del 2012 a cura dell’Università Curtin di Perth, in Australia) avevano mostrato che bere tè fin dalla più giovane età proteggeva significativamente dal rischio di cancro alle ovaie.

Questo nuovo studio è il primo a valutare la presenza nella dieta delle 6 principali sottoclassi di flavonoidi, confrontate poi con il rischio di cancro ovarico ed è anche il primo a studiare l’impatto di polimeri e antociani.

Il carcinoma dell’ovaio o carcinoma ovarico è un tumore che nasce dalle cellule delle ovaie ed è la seconda forma più comune di tumore ginecologico e il sesto più diffuso cancro femminile.

Il carcinoma ovarico colpisce molte donne ed è difficilmente diagnosticabile perché i sintomi si manifestano dopo che si è già sviluppato. L’unico modo per è eseguire controlli periodici e seguire un protocollo di prevenzione.

Bere tè non guarisce dal cancro né elimina la possibilità di svilupparlo: sicuramente è un aiuto, ma è importante seguire un protocollo di prevenzione con il consiglio del proprio medico.
I risultati finali e completi della ricerca, sono stati pubblicati sull’American Journal of Clinical Nutrition.

Il professor Andy Lee della Curtin School of Public Health ha spiegato che al momento stanno solo osservando lo sviluppo del cancro, ma vogliono anche sapere se il bere più tè e più a lungo abbia un effetto sul tasso di sopravvivenza.

Non è solo per quanto tempo si beve il tè, ma anche la quantità e la frequenza di assunzione: più tazze si bevono al giorno migliore sarà il risultato.

Questa cura, quando si potrà realmente definire tale, sarà davvero importante, perché naturale e priva di effetti collaterali. Potrà migliorare i tassi di sopravvivenza, considerando che nei primi cinque anni è estremamente aggressivo.

 

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