Renella in gravidanza, come rimediare
Gravidanza - Articoli
Scritto da Maria Rea     Lunedì 22 Settembre 2014 07:00 Stampa
Gravidanza copyLa renella colpisce l'apparato urinario e si avvicina alla calcolosi renale. Si tratta dunque di una patologia fastidiosa caratterizzata da microscopici cristalli di acidi urici e ossalici che formano una sabbiolina fine che non si aggrega per formare i calcoli, che come sappiamo sono vere e proprie pietroline, talvolta abbastanza grandi, ma che comunque produce spasmi dolorosi nel momento in cui debba essere espulsa attraverso l'urina.

In gravidanza un "attacco" di renella può facilmente far pensare a contrazioni e problemi con il bambino, e quindi generare un grande spavento. In realtà non esistono pericoli, infatti questa sabbiolina viene eliminata dai reni senza complicazioni, ma si tratta comunque di un disturbo che sarebbe meglio prevenire.

incinta succo
I sintomi di una colica da renella sono certo meno violenti rispetto a quella provocata dai calcoli, ma includono comunque dolore addominale e lombare, nausea, senso di oppressione e di angoscia, talvolta anche palpitazioni.
 
Quando una donna in dolce attesa produce renella e soffre di dolorosi spasmi che le tolgono il respiro, è bene che, per prima cosa, cerchi di ridurre i fattori a rischio che favoriscono la formazione dei cristalli ossalici e urici, in modo naturale.

In genere non c'è bisogno di terapei farmacologiche, ma ci sono alcuni comportamenti e abitudini e alimentari che incidono, negli individui predisposti, a questo disturbo renale non grave ma fastidioso. Tra i cibi e le bevande che facilitano la formazione di renella troviamo: caffè, thè, carne rossa e nera, formaggi stagionati e fermentati, spinaci e tutte le verdure a foglia verde che contengono ossalati, cioccolato, bevande gassate e zuccherate.

Eliminando questi alimenti dalla dieta, la situazione dovrebbe già migliorare da sola. La cura principale, però è rappresentata dall'acqua. E' bene scegliere acque bicarbonate e berne almeno un litro e mezzo-due litri al giorno per facilitare la diuresi e inibire la formazione dei microcristalli. Ottimi anche le tisane e il succo di limone.




 


 


 
 

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