Depressione in gravidanza, colpisce il 10% delle donne italiane
Gravidanza - Articoli
Scritto da Maria Rea     Lunedì 19 Gennaio 2015 09:58 Stampa
grav2 logoUn recente studio segnalato sul sito dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) stima una prevalenza dei disturbi depressivi tra le donne italiane in stato interessante pari all'8-10%. Poche le informazioni scientifiche su come l'esposizione precoce ad antidepressivi possa portare problemi ai bambini.

Negli Stati Uniti invece è stata rilevata una percentuale del 15% relativa a tali disturbi e, a seguito dell'assunzione di antidepressivi durante la gestazione, il 5% dei bambini nati negli Usa sono esposti a rischi per la loro salute.

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Nello specifico, lo studio, presentato da Anne Andrews, ricercatrice dell'Istituto di Neuroscienze Semel e da Human Behavior dell'Università della California, ha evidenziato l'impatto, su topi da laboratorio, di due inibitori selettivi della recapitazione della serotonina (SSRI), fluoxetina e escitalopram. Entrambi caratterizzati da un meccanismo di azione comune che, nell'arco di qualche settimana, aumenta la disponibilità della serotonina, uno dei principali neurotrasmettitori del sistema nervoso umano, presentano però diverso funzionamento per il riassorbimento della serotonina.

 I ricercatori ritengono che l'esposizione precoce alla fluoxetina possa alterare il modo in cui la serotonina attiva le regioni cerebrali dei neuroni coinvolti nella gestione dell'umore e dell'ansia. Risultati che evidenziano, secondo Aifa, "La necessità di identificare specifici farmaci antidepressivi studiati appositamente per le donne in gravidanza". Sbagliato invece sottovalutare il problema. "La depressione non trattata - sottolinea Aifa - può determinare scarsa nutrizione, abuso di alcool, parto prematuro, basso peso alla nascita e disturbi neuro-comportamentali. Inoltre le pazienti depresse spesso non manifestano una adeguata attenzione e cura di se stesse, della gravidanza e del neonato".
 
 

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