Una speranza tutta italiana per i tumori cerebrali infantili
Benessere - Articoli
Scritto da Alessandra Rebecchi     Lunedì 18 Gennaio 2010 12:00 Stampa
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Grazie a una ricerca italiana ci sono nuove speranze e nuove possibilità per combattere i tumori cerebrali infantili, in particolar modo il medulloblastoma, molto frequente nei bambini e particolarmente resistente ai trattamenti chirurgici e farmacologici: tanto letale che la speranza di vita infatti si aggira sul 60%. 

Un team di ricercatori dell'Università La Sapienza di Roma sta sperimentando una terapia che fa ben sperare: hanno individuato infatti il meccanismo responsabile del medulloblastoma, ovvero l'aumento di attività della proteina cellulare Gli1.

Questa proteina in stato normale si trova in equilibrio tra lo stato di attivazione e quello di disattivazione, stato determinato di volta in volta da una molecola di acido acetico che, legandosi a Gli1, fungerebbe da vero e proprio interruttore: la rottura di questo equilibrio è per cui la reale causa dello sviluppo del medulloblastoma e la cura verrebbe da alcuni farmaci inibitori della deacetilasi che spegnerebbero la molecola Gli1.

Secondo le statistiche negli ultimi anni in Italia i tumori pediatrici sarebbero in aumento: le leucemie dell'1.6%, i linfomi del 4.6% e i tumori del sistema nervoso centrale del 2%. Questi numeri sono maggiori che nel resto d'Europa, dove la media globale si attesta attorno al 2% e persino degli Stati Uniti, che invece vedono una crescita dei casi limitata al 0.6%.

Fortunatamente la scienza si sta dando da fare quotidianamente per combattere questi numeri: si stima che la speranza di vita per i tumori in età pediatrica aumenterà al 78% entro il 2015, mentre per i tumori adolescenziali alla stessa data sarà dell'82%.

Approfondimenti: rivista Nature Cell Biology.
 

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