Martedì 02 Marzo 2010 11:32
La notizia è cattiva, molto cattiva, principalmente per i nostri uomini ma, indirettamente, anche per noi donne: negli ultimi sessant'anni le dimensioni dell'organo riproduttivo maschile si sono accorciate di quasi un centimetro, e la colpa sarebbe da attribuire all'inquinamento.Questo è quanto risulta da una ricerca del Centro di Crioconservazione dei gameti maschili dell'Azienda Ospedaliera - Università di Padova, presentata al convegno "Medicina e sessualità".
L'uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci
La ricerca è stata condotta prendendo come campione oltre duemila ragazzi padovani, tutti diciottenni: la misura media del loro pene a riposo era di 8,9 centimetri. Confrontando con i dati presi nel 1948 da Kinsley, che deputavano la misura media in 9,7 centimetri, possiamo vedere che in sessant'anni c'è stata una "perdita" di ben otto millimetri.
Le cause sono da attribuire più che altro all'inquinamento ambientale, che attraverso le diossine, i pesticidi e gli additivi possono ridurre l'attività degli ormoni maschili androgeni e mimano quella degli estrogeni femminili.
Altra concausa invece è l'obesità: durante la campionatura è stato notato che ben il 30,7 % dei ragazzi meno dotati (misure attorno ai sei centimetri) era in grave sovrappeso.
Fonte: Sito web AdnKronos
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