Luciano De Carlis, direttore della Chirurgia Generale 2 e dei Trapianti dell'Azienda Ospedaliera Niguarda e Alessandro Giacomoni, che ha eseguito il prelievo, spiegano che utilizzare il robot per questi tipi di intervento permette di avere molta più precisione nelle manovre chirurgiche e inoltre offre indiscussi vantaggi per il donatore che vede ridursi notevolmente i tempi e le complicazioni del post-operatorio.

Già il secondo giorno dopo l'operazione il paziente può infatti alzarsi e mangiare e dopo meno di una settimana avviene la dimissione: la ripresa delle consuete attività quotidiane avviene entro le due settimane dall'operazione.

Il robot, già in uso da alcuni anni presso la Chirurgia del Niguarda, è stato solo recentemente applicato all'area trapianti: il Dott. De Carlis afferma che questo possa essere quindi il futuro per questo tipo di interventi e spera di poter presto adottare questa tecnica anche per il prelievo di fegato da vivente.

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