Lunedì 22 Settembre 2014 16:09
L'attività fisica, praticata in sicurezza, assicura una maggiore stabilità delle glicemie e una migliore gestione del diabete di tipo 1.A questo scopo è stato ideato da Agd Italia (coordinamento tra le associazioni italiane giovani diabetici) e realizzato grazie al sostegno di Fondazione Vodafone Italia e dei clienti Vodafone, il Progetto Diabete Sport Training a cui hanno partecipato quasi 1.000 bambini e ragazzi tra i 6 e i 30 anni.
L’iniziativa è dedicata ai bambini e ai giovani (6 - 30 anni) con diabete mellito di tipo 1 e prevede l’organizzazione di campi di educazione e promozione sportiva in diverse province d’Italia della durata di tre giorni.
I bambini sono stati costantemente seguiti sul campo da un'equipe medica formata da circa 200 operatori, diabetologi, nutrizionisti, psciologi, infermieri, medici dello sport e preparatori atletici.
Divisi in gruppo d'età, i partecipanti sono stati coinvolti in molte attività e test: giochi sportivi finalizzati alla valutazione motoria dei ragazzi, allo studio delle relazioni fra attività fisica, consumi energetici, dosaggio di insulina e autocontrollo, fino alle prove pratiche sulla gestione dell'alimentazione.
Esistono otto campi di educazione e promozione sportiva della durata di tre giorni su tutto il territorio nazionale.
Già realizzati a Catania, Lignano Sabbiadoro, Pavia, Sorrento e Tirrenia, mentre di recente è stato inaugurato quello di Roma presso gli spazi del centro Coni "Giulio Onesti".
I prossimi saranno a Riccione e Orosei. E' il progetto Diabete Sport Training, che ha già coinvolto un migliaio di bambini e ragazzi.
Mario Vasta, docente di Endocrinologia dell'università di Urbino, spiega che il controllo glicometabolico dei giovani, pur migliorabile, è migliore rispetto ai livelli europei e mondiali, confermando il ruolo positivo dello sport nel diabete di tipo 1.
Questa iniziativa si pone l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi a praticare sport in sicurezza, divertendosi e socializzando tra loro.
La promozione dell' attività fisica è un tema di interesse primario per la sanità pubblica, come ha affermato il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel messaggio inviato in occasione dell’evento.
Il progetto ha permesso ai partecipanti di acquisire il passaporto sportivo che attesta la condizione fisica e le capacità di coordinamento dei piccoli e giovani utenti, ne evidenzia inoltre le relative predisposizioni e attitudini in ambito sportivo.
Approfondimenti: Sito del Progetto Diabete Sport Training
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