Meno bimbi italiani obesi, ma le cattive abitudini restano
Bambini - Articoli
Scritto da Tatta Bis     Mercoledì 21 Gennaio 2015 15:53 Stampa
BambinoIn Italia diminuisce il numero dei bambini in sovrappeso, lo testimoniano i risultati del "Sistema di Sorveglianza Nazionale "Okkio alla Salute", promosso dal Ministero con il CCM (Centro per il Controllo e la prevenzione delle Malattie) e coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, le Regioni e le Aziende Sanitarie Locali. 
 
"OKKIO alla Salute" è un sistema di sorveglianza sul sovrappeso e l'obesità nei bambini delle scuole primarie (6-10 anni) e i fattori di rischio correlati. Il suo obiettivo principale è descrivere la variabilità geografica e l'evoluzione nel tempo dello stato ponderale, delle abitudini alimentari, dei livelli di attività fisica svolta dai bambini e delle attività scolastiche favorenti la sana nutrizione e l’esercizio fisico, al fine di orientare la realizzazione di iniziative utili ed efficaci per il miglioramento delle condizioni di vita e di salute dei bambini delle scuole primarie.
 
Bambino obeso

I dati relativi al 2014 confermano un leggero calo dei livelli di sovrappeso e obesità infantile, dal 2008 a oggi sono diminuiti i bambini di 8-9 anni in sovrappeso o obesi. 
 
Permangono però elevati i livelli di eccesso ponderale, che pongono l'Italia ai primi posti in Europa per sovrappeso e obesità infantile.
 
I dati evidenziano che i bambini in sovrappeso sono il 20,9%, i bambini obesi sono il 9,8% e le prevalenze più alte si registrano nelle Regioni del sud e del centro. 
 
Per quanto riguarda le abitudini alimentari, che possono favorire un aumento di peso, dai dati 2014 emerge che l'8% dei bambini salta la prima colazione, il 31% fa una colazione sbilanciata in termini di carboidrati e proteine,il 52% fa una merenda di metà mattina abbondante. 
 
Il 25% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura. Il 41% dei genitori dichiara che i propri figli assumono abitualmente bevande zuccherate e gassate. 
 
C'è una diminuzionedel consumo di una merenda abbondante e di bevande zuccherate o gassate. 
 
Nel 2014, il 16% dei bambini non ha svolto attività fisica il giorno precedente l'indagine e risulta che, il 18% pratica sport per non più di un'ora a settimana, il 42% ha nella propria camera la TV, il 35% guarda la TV e/o gioca con i videogiochi più di 2 ore al giorno, 1 bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta.
 
Dai dati 2014 emerge che tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi, il 38% non ritiene che il proprio figlio sia in eccesso ponderale e solo il 29% pensa che la quantità di cibo da lui assunta sia eccessiva. 
 
Inoltre, solo il 41% delle madri di bambini fisicamente poco attivi ritiene che il proprio figlio svolga poca attività motoria. Gli stili di vita sono un determinante riconosciuto delle malattie croniche non trasmissibili, come si legge in una nota del Ministero della Salute ed hanno un forte impatto sulla salute. 
 
Attraverso Programmi (Guadagnare salute) e Piani nazionali (Piano Nazionale della Prevenzione) l'Italia ha rafforzato le azioni volte alla promozione di stili di vita sani, sviluppando con un approccio intersettoriale, interventi volti a modificare i comportamenti individuali non salutari e a creare condizioni ambientali che favoriscano corretti stili di vita.
 
 

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