Influenza estiva: bambini stanchi e inappetenti
Bambini - Articoli
Scritto da Serena Cellotto     Venerdì 10 Luglio 2015 10:28 Stampa
bambiniUn improvviso rialzo della temperatura nei nostri bimbi? Niente paura, si tratta di 'febbre da caldo’. Infatti, in questi giorni di afa, in mancanza di altri sintomi rilevanti (raffreddore, mal di gola o d’orecchio, congiuntivite, tosse, dolori addominali), si tratta semplicemente di una risposta fisiologica dell’organismo dei bambini.
 
Se notate che i vostri bambini sono più stanchi del solito, con qualche lineetta di febbre e soprattutto privi di appetito, la causa più probabile è la cosiddetta 'influenza estiva', meno frequente di quella invernale, certo, ma in controparte più difficile da riconoscere e da diagnosticare.


bimbo malattia

La mancanza di sintomi collaterali, infatti, fa sì che passi inosservata o che i genitori vengano ingannati e poi si facciano prendere dall’ansia. Tra i fattori da evitare, primo fra tutti la mancata idratazione, seguita dal fumo passivo (indebolisce il sistema immunitario e ostacola il sistema di depurazione dell'aria) e da un utilizzo scorretto dell'aria condizionata.

Le alterazioni di temperatura spesso sono meno evidenti e questo fa sì che siano difficili da individuare, mette in guardia Renato Cutrera, direttore Unità Operativa Complessa di Broncopneumologia dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Anche Italo Farnetani, pediatra milanese, segnala come il fenomeno sia tipico dei periodi più caldi dell’estate. Quando fuori ci sono 40 gradi, la cute è calda. Esattamente come quando è inverno e la pelle è gelata. Siccome i bambini non hanno ancora un sistema di termoregolazione perfettamente sviluppato, la loro pelle mantiene più di quella degli adulti il calore, anche se in realtà stanno benissimo. Insomma, il termometro viene ingannato dalla cute e segnala un rialzo della temperatura. Ma in assenza di altri sintomi non occorre somministrare antipiretici.

Un altro errore da evitare, secondo Farnetani, è quello di utilizzare pannolini di plastica: infatti l’accumulo di urina e sudore, unite alle temperature elevate, possono portare anche a una temperatura di 40 gradi, con il rischio di arrossamenti. Meglio quindi utilizzare soluzioni in materiale naturale o, se si è al mare, non utilizzare proprio il pannolino.

Certo, da non sottovalutare che si piò comunque incorrere in complicazioni gravi o nelle cosiddette polmoniti coperte, come sottolineano gli esperti. Tuttavia, il problema delle sindromi influenzali estive riguarda anche gli adulti; “virus e batteri non sono preponderanti in questa stagione ma ci ammaliamo d'estate se le nostre mucose sono indebolite perché più secche", specifica Claudio Cricelli (presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie).

 

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