Obiezione di coscienza: Lara Ricciatti difende la legge 194
Mondo MAD - Varie
Scritto da Mary     Lunedì 07 Aprile 2014 07:42 Stampa
Stress"Le scelte individuali di obiezione di coscienza non possono essere fatte pagare alla collettività". L’On. Lara Ricciatti (Sel) interviene ancora una volta a difesa della legge 194/78 ancora disattesa, dopo 36 anni dalla sua entrata in vigore, in diverse aree della regione Marche.

Secondo i dati forniti dalla Regione, infatti, il numero di medici e paramedici obiettori di coscienza nelle varie strutture ospedaliere marchigiane, rende di fatto di difficile applicazione l'interruzione di gravidanza. La deputata di Sinistra Ecologia Libertà spiega: "La legge 194 non è una legge come le altreè stata istituita sulla spinta di un forte consenso popolare. E’ inconcepibile dover assistere al suo svuotamento per supposte ragioni organizzative". 

prende pillola
"Il diritto delle donne all'interruzione di gravidanza non può diventare una specie di gioco dell'oca alla ricerca dell’ospedale giusto o del personale non obiettore - argomenta la Ricciatti - ne è giustificabile la girandola di medici e paramedici da una struttura all’altra. La realtà è evidentemente una difformità di accesso ai servizi previsti dalla normativa, creando discriminazione per le donne residenti". 

Le soluzioni sono semplici ed immediatamente applicabili. Basterebbe che la direzione dei presidi in cui si effettua l’interruzione di  gravidanza sia affidata a personale non obiettore e che il requisito della non obiezione sia introdotto per chi deve essere assunto o trasferito in presidi con oltre il 50% di obiettori. Attuando poi l'istituto della mobilità, previsto dalla stessa Legge 194/78, si potrebbero coprire le carenze di medici e infermieri non obiettori. 

"Rispetto la scelta individuale dell’obiezione di coscienza, ma questa non può prevalere rispetto ad un diritto riconosciuto dallo Stato, tantomeno essere strumentalmente utilizzata per negare un diritto acquisito. Auspico ancora una volta - conclude l’On. Ricciatti - un intervento risolutivo della Regione, per troppo tempo inerte su questa materia".
 

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