Cognome materno per il figlio, un tabù in Italia
Mondo MAD - Editoriali
Scritto da Eva Forte     Mercoledì 30 Marzo 2011 11:04 Stampa
Cognome materno di dirittoPer le famiglie patriarcali di un tempo il cognome da dare al proprio figlio era indiscusso. Non avere il cognome paterno era addirittura un segno di vergogna perchè dati ai bambini che non venivano riconosciuti dal proprio padre, spesso perché le nascite avvenivano al di fuori del matrimonio e con rapporti extraconiugali. Ma i tempi cambiano, le famiglie del 2000 sono diverse e hanno svariate sfaccettature, tutte che rientrano nella normalità e nella semplice scelta di vita dei due genitori con le famiglie allargate, le coppie non sposate, le famiglie tradizionali e anche con le madri che partoriscono senza avere un uomo al proprio fianco per svariati motivi. Purtroppo per molti versi sembra che l'Italia non si accorga di questi cambiamenti.

Questa premessa per parlare della questione del cognome da dare al proprio figlio, che in Italia è indiscutibilmente quello paterno nel caso di coppie sposate, mentre per le coppie non sposate se il padre riconosce il bambino verrà attribuito il cognome paterno, altrimenti quello materno. Ma come funziona esattamente nel caso in cui si vogliano dare i due cognomi o solo quello materno per scelta? In questa legislazione sono stati presentati ben 7 disegni di legge risalenti al 2008, per dare di diritto entrambe i cognomi all'atto di nascita (come avviene in Spagna per intenderci), ma siamo ancora in altissimo mare e tutto rimane come ai tempi dei nostri nonni.

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Ricapitolando, nel caso di coppie sposate è impossibile dare il cognome materno all'atto della nascita. Si potrà in un secondo tempo richiedere il cambio del cognome anche per il minore, specificando le motivazioni che dovranno poi essere accettate per vedere e ottenere la modifica effettiva.

Se invece la coppia non è sposata la questione è leggermente diversa, nel senso che se il padre riconosce il figlio all'atto della nascita allora il neonato prenderà necessariamente il cognome paterno. Se si volesse invece di comune accordo dare al bebè il cognome materno, basterà che la madre all'atto della nascita all'iscrizione del nuovo nato nel registro comunale dello stato civile, sia l'unica a riconoscere il bambino. Il padre potrà poi immediatamente avviare le pratiche del riconoscimento. In seguito i due genitori verranno convocati all'ufficio riconoscimenti dove si potrà esprimere la preferenza di cognome. Circa dopo tre settimane dalla nascita il riconoscimento sarà ufficiale. Ma non finisce qui, la pratica verrà poi inviata al Tribunale dei Minori che dovrà decidere se lasciare il cognome materno oppure cambiare o aggiungere anche quello paterno.

Una lunga strada burocratica quindi, sia per le coppie sposate che non, un iter che blocca la maggioranza dei genitori che vorrebbero esprimere la propria preferenza per il cognome del proprio figlio. Insomma, tanta uguaglianza tra donna e uomo, ma tra madre e padre?

Voi cosa ne pensate?

Approfondimenti: Sito web Cognome materno
 

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